31 gen 2009

La giustizia passa col semaforo rosso?


Questa vicenda dell'arresto di Stefano Arrighetti, brevettatore del T-Red (il sensore che rileva l'infrazione del rosso ai semafori), nel momento in cui si inaugurano gli "anni giudiziari" del 2009, mi sembra davvero inquietante, per due ragioni.
La prima è la facile demagogia di TUTTA LA STAMPA nazionale su tale scottante e popolarissimo scandalo nazionale delle mega-multe, che ha già condannato la KRIA senza appello...e senza stare a guardare neanche un po' chi mai "settasse" i tempi del relay ai semafori (forse la KRIA?).
La seconda è la notizia di stampa sulle omologazioni ministeriali del T-RED , che a dire di giornalisti e giudici inquirenti, difetterebbe della mancanza di pari certificazione del PC Industriale connesso al sensore.
Il teorema è che il sensore è buono, ma il sistema e il software associato è invece "cattivo". Ne consegue logicamente che il T-RED sia stato inventato per frodare i cittadini? Boh!
Scommetto fin d'ora che la mega truffa sotto inchiesta della Procura di Verona rivelerà tutte le colpe (evidenti) di chi ha lucrato in vari Comuni sul T-RED, ma manderà assolto il progettista (che non è stato neanche sentito, e che si è consegnato ai Carabinieri di ritorno dall'estero..).
Poi ...può darsi che Arrighetti sia un genio del male, e sono pronto a ricredermi, ma me lo devono dimostrare. Stiamo a vedere se ci sarà pari evidenza di informazioni nel caso ( per me molto probabile) che il progettista non c'entri nulla con i "gestori" reali dei semafori "incriminati".

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29 gen 2009

Arroganza e ignoranza sono premesse dell'E-GOV al Sud?

L'altro giorno a Noci con un amico torinese esperto del mondo della PA (realmente) innovatrice riflettevamo con disincanto sul Piano Brunetta, sulla sua "stanca" ma pur necessaria ripetitività, e quindi (nonostante le personali idiosincrasie specifiche, ben note ai miei 4 lettori..) sui modi e sui tempi per rimboccarsi le maniche ancora una volta su temi arci-noti. Si parlava dei vizi e delle virtù delle solite 10 aziende che "possono far tutto", ma che in genere non combinano nulla, e della forza competitiva esprimibile con un nuovo approccio "shumpeteriano" dalle medie (delle quali mi occupo io..) e che sarebbero pronte a fare COSE VERE...
Ma mentre il Centro Nord ha assaggiato alcune buone prove generali, qui al Sud mi cadono le braccia (vi dirò subito perchè..), e infatti penso che sia utile lavorare sui progetti di Brunetta su scala almeno nazionale.
Se dovessi partire da Bari e dalla Puglia, infatti, rileverei due insormontabili palle di piombo al piede dei pur "bravi sindaci" delle nostre parti: un livello di ignoranza abissale e di incultura giuridica-amministrativa dei quadri pubblici dirigenti (fatte, certo, le dovute eccezioni), peraltro direttamente proporzionale alla spocchia con la quale trattano la materia "oscura" (per di più accompagnati da "esperti" e " consulenti" della loro stessa fattispecie)...
Oh Brunetta, per favore, stana dalla nuova PA (non solo del Sud) i dirigenti iperattivi (nella consultazione di cento fonti di pensiero diverse su ogni passo che devono fare...), fanno molto più male dei fannulloni. Se qualcuno ha voglia di divertirsi vada a farsi un giro sui portali (finora) visibili della Misura 6.2 dei vari POR e cerchi poi di risalire ai budget e alle fonti finanziarie. Poi, tra qualche mese, pubblico anch'io qualche analisi comparativa di merito tra vecchio e nuovo e-gov nel vecchio Sud (sperando che i troppi cecchini sui tetti me lo consentano..).
Uno ci mette tutta la voglia, nonostante tutto, ma poi te la fanno passare a suon di di "regole per non fare", di veti, di intemerate burocratiche, di artificiose durezze "etiche" (?) che nascondono, come al solito, squallidi giochini "politici" di serie C se non peggio. Mentre dilettanti allo sbaraglio si scatenano su web semantici e vaghi modelli di servizio...
Insomma forse ha ragione proprio Berlusconi quando - alla presentazione del Piano Brunetta a Roma - ha chiesto al suo Ministro " ...hai spiegato dove la devono infilare (la chiavetta USB)?"

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25 gen 2009

Novità fotovoltaiche a film sottile


La verità è che non c'è ancora alcuna centrale fotovoltaica attiva in Italia.
Mentre, invece, in Portogallo (apprendo dai forum di ecoblog):

Dopo circa tre anni passati fra la progettazione, il lungo iter burocratico e la costruzione della più grande centrale fotovoltaica del mondo, si è finalmente arrivati alla fine delle opere e quello che era solamente un progetto si è quindi convertito in realtà.
L’impianto in questione, che sorge nella città portoghese di Moura, ha una potenza di 46 MW e sarebbe capace di soddisfare i fabbisogni di energia elettrica di più di 30 mila famiglie, evitando l’emissione di 89.383 tonnellate all’anno di CO2. L’investimento ammonta a 261 milioni di euro e i lavori di costruzione e installazione sono stati eseguiti in un tempo di soli 13 mesi.
L’impianto è stato inugurato poche settimane fa e si presenta come un vero gioello di tecnologia capace, oltre che produrre elettricità dal sole, anche di desalinizzare l’acqua del mare.
La centrale di energia solare ha una superficie di 250 ettari nel quartiere di Amareleja, appartenente al comune di Moura (Regione Alentejo), vicino al confine con la Spagna.
La centrale è costituita da 2.520 pannelli fotovoltaici ognuno dei quali ha una superficie di 140 metri quadri (13 metri di lunghezza e 10,8 metri di altezza). Ogni pannello è a sua volta costituito da 104 moduli di silicio policristallino, per un totale di 262.080 in tutta la centrale. I pannelli sono capaci di muoversi e seguire i movimenti del sole in modo da poter captare maggior energia possibile.
La centrale di Amareleja aiuterà il Portogallo a conseguire gli obiettivi di un programma riguardante l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, messo a punto dal governo del Portogallo e rispettare perciò gli impegni assunti. Per i prossimi anni l’obiettivo è quello di aumentare ulteriormente la potenza della centrale.


MA SIAMO ANCORA AL SILICIO POLICRISTALLINO, la cui efficienza è molto critica rispetto alle celle a film sottili.
Sto per occuparmi di questi aspetti (ma in generale, non certo solo nel merito dello specifico film sottile da depositare...) e mi sorprende comunque la cattiva informazione (ecologista?) sul Cadmio, come anche la frequenza degli sberleffi in rete alla Marcegaglia e all'ARENDI, che forse produrrà i primi moduli al tellorurio di Cadmio soltanto alla fine di quest'anno. La verità banale è che Corrado Clini (Min Ambiente) aveva ragione: questo è un mercato di utilizzazione certo, anche di questi tempi, ma che ancora una volta il sistema Paese non riesce a cogliere come opportunità di produzione. A meno che...ci vogliono progetti di produzione più innovativi!

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23 gen 2009

NUOVO (?) PIANO DI EGOV DI BRUNETTA

Foto da L'Espresso.




Per una volta dissento dal tono medio della blogosfera "tecnica" sul piano Brunetta 2012 per l'egovernment... Era fin troppo facile attaccare il Ministro per il DEJA VU, per la scarsità di risorse, per la STANCA ripetizione dei soliti obiettivi mancati. Ebbene cosa avremmo detto se il prode veneziano non avesse ricompilato l'agenda tradizionale VERA che non va avanti da anni (Carta Digitale, Passaporto elettronico, Giustizia veloce, Sanità elettronica...)? Gli avremmo gentilmente o sgarbatamente ricordato che faceva finta che non fosse stato speso un euro dal 2001 in poi...(Italia.it compresa).
La verità è che nessuno ha fatto molto, centrosinistra incluso, se non trastullarsi con front-end di varie conformazioni in un'Italia sempre più "federalisticamente" confusa, mentre le grandi reti e i sistemi VERI di BACK OFFICE andavano sempre più a ramengo.
La tragedia è quella che ricorda Luca De Biase nel suo blog:

Magistrati e ospedali, scuole e università, comuni e regioni, soprattutto cinquantotto milioni di cittadini stanchissimi attendono buone notizie. Sperano certamente che tutti questi soldi, se si troveranno, vengano spesi per il bene pubblico e non per quello privato. Dunque auguri di buon lavoro.


E' andata come è andata....certo, un grande paese che aspira a uscire dalle sue graduatorie "africane" in questi settori dovrebbe chiedersi se poteva e può permettersi tante voraci cavallette al desco dell'egov! Tra grandi firme e premiate ditte di "consulenza" se ne sono andati in fumo centinaia di milioni di euro, grazie proprio alla "cultura media" dei fannulloni "informatici" delle PA locali. Ovviamente ci sono luci e ombre, ci mancherebbe! Per parte mia preferisco sempre servizi di egov con chiara connotazione "hardware" e servizi misurabili DAI CITTADINI: se introduciamo sistemi (anche costosi) di Sicurezza, Infomobilità e interazione multimediale, almeno la canna da pesca la diamo ai Comuni....

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21 gen 2009

Propagande illogiche su Dio


Io, purtroppo, mi attengo ad un pensiero del Nobel della Fisica Steven Weinberg:
Con o senza religione, i buoni si comportano bene e i cattivi male, ma ci vuole la religione per far comportare male i buoni
.

Commento così, più semplicemente, la notizia che apprendo dal blog di Ugo sulla contropropaganda dei Cristiano-Riformisti:

Roma, 19 gen - ''E' iniziata ieri, con l'affissione di migliaia di manifesti con la scritta ''una buona notizia: Dio esiste e anche gli atei lo sanno" la controcampagna dei Cristiano Riformisti, che vedra' protagoniste le maggiori citta' italiane.

Ugo dimostra anche logicamente l'insulto che fa, a tutti noi, credenti o meno, questa contro-propaganda avversa all'iniziativa precedente dell'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti.
Credo e spero che l'avvento di Obama, il suo discorso aperto su Dio (pur giurando lui sulla Bibbia di Lincoln) serva a disinnescare la bomba di queste maledette religioni...
Per quanto riguarda il "nostro Dio" non mi aspettavo nulla di diverso da ciò che sta accadendo in Italia; bisogna tornare, comunque, anche qui, a sostenere OGNI TANTO le idee dei razionalisti: IO NON MI VERGOGNO AFFATTO DI ESSERE ATEO.

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18 gen 2009

La TV 3D, le nanotecnologie e l'eccellenza digitale

L'immagine qui a fianco è una visione d'artista (del turco Erdem Yücel) della Tv olografica di domani, sulla quale già dal 2004 lavora il NOE (Network of Excellence) del VI Programma Quadro di RST in Europa. Terminata con successo l'edizione zero, a Bari, del Festival del Cinema curato da Felice Laudadio, servirebbe riprendere con attenzione la proposta del Centro o Polo Digitale del Cinema Digitale a Mola (di cui al mio precedente post). Qualcosa che dovrebbe puntare a rimanere in piedi, tra un festival e l'altro ( e che quindi merita un particolare "appeal" strategico per un Sud davvero innovativo, e con una chiara visione della competizione in atto nell'A/V 3D a livello mondiale).
Ma serve appunto, subito, una maggiore attenzione tecnologica ai possenti sforzi in corso da parte di Texas Instruments, Sony, Philips, ecc.. Forse (mi ripeto!) una prudente consapevolezza critica che il digitale "olografico" è davvero hardware-independent (quindi CINEMA AND TV!) aiuterebbe... Cosa fa l'Italia in questi campi? Cosa giustifica la scommessa dell'eccellenza dgitale a Mola? A parte i contenuti e il modo di pensare, creare e distribuire il nuovo cinema digitale, c'è qualche speranza industriale ICT da coltivare seriamente "in loco"? Bene, non sono certo io a dover dare queste risposte, ma qualche suggerimento mi viene in mente, sulla base di qualche esperienza sul Digitale a Banda Larga (e su tutta la filiera relativa..).
Primo: le nanotecnologie pugliesi dovrebbero/potrebbero seriamente contribuire alla R&S sulle migliaia di specchi in miniatura che sono alla base di una delle possibili tecnologie di "rendering" olografico" indispensabili all'A/V 3D; Secondo: in Italia c'è ancora il massimo delle competenze sulla compressione e sugli standard del Digitale multimediale (mi riferisco evidentemente a Leonardo Chiariglione e ai suoi numerosi seguaci): cosa indispensabile ad es. per la distribuzione in Banda Larga, larghissima, dei nuovi files 3D o per la loro fruizione su un monitor di PC; Terzo: ogni volta che nasce un'opera digitale bisogna garantirne (saggiamente e preventivamente) una fruizione libera con DRM compatibili su media diversi (3D, ma anche 2D, etc.): qui si apre un enorme problema socio-tecnico e giuridico, che è in realtà la sfida del ridisegno di quasi tutti i processi del Digitale del XXi secolo.
Insomma, ce n'è che ce n'è, ed ho toccato solo la superficie del fenomeno...però possiamo farcela!

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14 gen 2009

Il futuro del cinema è digitale?



Oggi a Mola (20 km a Sud di Bari), nel contesto della settimana di "festa" per il cinema italiano, c'è stato un evento tra i più interessanti degli ultimi anni, in materia di "digitale al Sud".
Grazie a Felice Laudadio, David Bush e al sindaco Berlen sta per prendere forma un polo d'eccellenza formativo e laboratoriale (in più palazzi e siti di grande pregio storico e culturale) in una cittadina molto vivace, da diversi anni, sul proprio waterfront e sulla rivitalizzazione, certo non soltanto urbanistica, di un proprio ruolo di innovazione basato sulla cultura...e adesso sulle nuove tecnologie digitali.
E' un progetto molto avanzato, challenging, ed ha una sua logica affascinante, ma non mancano certo i dubbi..
La scommessa, grazie a Felice, è giocata al massimo livello di qualità e di serietà. Stamattina, inforcati gli occhiali, il pubblico del seminario/laboratorio animato da David Bush ha potuto godere (su un piccolo schermo) delle percezioni sensoriali del nuoo Cinema 3D. Ha comunque fatto bene Felice (che è persona seria) a ricordare che il Digitale è molto pervasivo (E MULTIMEDIALE), e quindi rischia di mandare gambe all'aria precoci sogni di business, incentrati sul destino del solo Cinema nelle sale...(a proposito, con altrettale realismo anche Protti, il presidente ANEC, ha descritto i non piccoli problemi di diffusione e di commercializzazione che il Cinema Digitale deve affrontare). Il digitale avanza, infatti, con velocità impressionante nel campo della TV HD e olografica..al punto di sovvertire in partenza un paradigma di sognato ritorno all'unicità competitiva della Sala (che certo, per noi tutti, è il ventre buio e "speciale" del godimento del cinema che ci emoziona).
Quindi: i progettisti del Polo Digitale di Mola non si nascondono i problemi, e tutto ciò è molto giusto e prudente. Certo, questo progetto deve valutare con molta attenzione la sua fattibilità e autosostenibilità economica; la qualità degli "attori" riuscirà a trovare opportune strategie di resilienza. Non bisogna per forza essere stati al MIT MediaLab per capire che la partita dell'A/V digitale è la più complicata e turbolenta di questi tempi.
Per parte mia, sto lavorando su un altro fronte (tutto..industriale) del digitale, che forse può incontrare facilmente anche il progetto di Mola, che mi sembra tuttavia molto più "pubblico": ma il mio interesse è tutto su TV, satellite e ovviamente IPTV. A proposito, il cinema digitale nelle sale italiane ha bisogno di fibra e NGN, il WIMAX all'italiana possiamo lasciarlo perdere...(ecco un problemino a regime!).
Ogni volta che ci sono bit, le tecnologie digitali, tuttavia, non bastano: contenuti, forme produttive e distributive, canali di diffusione possono influenzare drasticamente il MODO di fare cultura, ma THE CONTENT IS THE KING. Credo che il polo digitale di Mola se la debba giocare così: IL FUTURO DEL CINEMA SARA' SICURAMENTE DIGITALE, MA IL FUTURO DEL DIGITALE CAMBIERA' il modo di fare CINEMA: come i blog e Internet stanno cambiando giornali e libri. E tuttavia chi ama l'odore dei libri e il buio delle sale guarderà sempre prima, con occhiali 3D o meno, alle storie che la creatività umana saprà regalarci.

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11 gen 2009

10 anni senza?



La buona novella è che lo si celebra? Sono curioso di vedere come... lui forse si metterebbe a ridere! Mai stato senza di lui, dai tempi dell'adolescenza a quelli di Don Raffaè, ed è sempre il più ascoltato sul mio iPOD: buona parte della colonna sonora della mia vita.

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La poltiglia, la mucillagine e la FUFFA...


Oggi Scalfari nel suo editoriale parla di poltiglia, per dire della società italiana che non si riflette ormai neanche più in uno specchio rotto, che restituisca una qualsiasi immagine pur "spezzata" dei possibili tratti identitari della "nazione" o "del popolo italiano". Lo specchio è, appunto, in frantumi. Già qualche tempo fa Giuseppe De Rita aveva usato le stesse identiche parole, inventando la lente interpretativa della "mucillagine sociale". Non a caso nel dicembre 2007 aderivo convinto su questo blog alla spietata analisi di De Rita, ma - più in generale - tutto ciò che scrivo, da tempo, in materia di economia, affari ed etica, continua ad ispirarsi alla linea critica sul capitalismo italiano che Guido Rossi torna ad esprimere proprio oggi su Repubblica. (purtroppo non trovo link pubblicabili, oggi, rimando comunque all'ultimo suo libro).

E' parte della poltiglia o della mucillagine sociale, ed appare sempre di più, anche tanta fuffa, purtroppo espressa, perfino involontariamente - da parte di coloro - specie al Sud - che potrebbero e dovrebbero resistere alla deriva nazionale...e meridionale. ESEMPI DI FUFFA che non mi piacciono e che al crescere della crisi sono meno tollerabili di prima:

A) Prediche più o meno ipocrite sul concetto di BENE COMUNE, posto al centro di auspicate palingesi innovatrici che coprono invece, nella concreta realtà, più meschini e pragmatici disegni di assalto alla diligenza pubblica (..fa "figo" scomodare perfino i valori cristiani per invocare la consulenza "valoriale" alla Pubblica Amministrazione, magari per montare tante inutili attività formative che appunto sarebbe meglio lasciare alla catechesi dei "credenti"...per libera scelta e con fondi vaticani o dell'Opus Dei...purtroppo in questa materia sono un ateo ignorante e di più non so dire!);

B) Dotte disquisizioni su Processi di Innovazione nella PA Locale, ma senza mai pensare di fare qualche verifica concreta sul campo, e allora si propongono mirabolanti soluzioni "alla carta", ma che rigorosamente rimangono anche SOLTANTO SULLA CARTA (dall'ecologia all' automazione informatica, dal fotovoltaico da Bignamino al SAP acchiappatutto..): ovvero il massimo della fuffa, un sistema tipico di condotta da animatore di villaggi turistici piuttosto che da vero innovatore (che sarebbe uno che prima fa e poi parla); purtroppo la moda dei forum continua...

C) Per finire, animazione continua PRIVATA (in background) del "gossip" e della svalutazione di quei pochi (imprese/individui) che fanno veramente innovazione (specie nel Sud)... con numeri e risultati che si vedono davvero; salvo la PUBBLICA esaltazione retorica delle "NOSTRE" imprese in altri contesti (tipicamente solo nei salotti associativi locali..): lo scopo è soltanto quello di avanzare il sospetto invidioso che chi vince le gare e si "prodiga nel fare" deve inevitabilmente esser parte di una temibile e corruttrice SPECTRE...( la volpe e l'uva vi dicono qualcosa?).

E' fuffa, per me, - e lo dico con DOLORE - gran parte della spesa al Sud che finisce per alimentare una sterminata serie di greppie consulenziali e formative, tutte ovviamente a ridosso delle Amministrazioni Locali (che non mi sembrano cresciute affatto in questi decenni, grazie a cotanti fondi). Per carità! che tutti continuino a campare, ma per favore con livelli economici più sobri e con maggiore "morigeratezza" intellettuale, senza pretendere, cioè, di dare lezioni (etiche, addirittura!) alle imprese che crescono e fanno profitti in modo sicuramente più calvinista..., e cioè senza essere affatto nè Gomorra Spa nè tanto meno un qualunque Global Service "assistito". CHIARO?

E PER DIRLA TUTTA: l'innovazione è complessa, specie quella digitale, ma le tecnologie non sono proprio del tutto inutili, come sembra credere qualche mio ormai anziano discepolo, che ha finito per prendere alla lettera il concetto della indispensabile integrazione tra Tecnologie - Processi - Organizzazioni, facendo fuori prima di tutto la parte più ostica e difficile, che è appunto quella TECNOLOGICA. Senza know how tecnico di qualità, tanta sapiente consulenza strategica, tanta assistenza "tecnica" (..de che?), in giro per il SUD, è davvero solo FUFFA! Lasciatelo dire a me che quando ho fatto (faccio e farò) il consulente scelgo esplicitamente la dimensione tecnologica, perchè altrimenti mi sarebbe troppo facile fare l'imbonitore "strategico" di assemblee e il mentore/giullare del principe (...vengo dal '68, sarebbe troppo sporca..so fare, per fortuna, altri mestieri).

PostScriptum:
Per non deprimere qualche giovane consulente, devo dire che questa fuffa si può levare facilmente, insieme a qualche vecchio trombone. Il concetto di fuffa merita successive elaborazioni, ma per intenderci...PER ME è molto spesso fuffa, anche noiosa:
1. Il dibattito sulla democrazia nel PD e sulla forma-partito (ma quale partito?)
2. Gran parte del dibattito sul rapporto tra Imprese e Ricerca/Università
3. Le discussioni insistite sulla Criminalità e il Sud, come se non si potesse mai parlar d'altro..(o fare film diversi!)
4. I fannulloni nella PA, anzichè parlare dei premi e del merito veri...che toccherebbero agli eroi silenti di alcuni Uffici bistrattati
5. I vari barocchismi sulla validità intrinseca dell'Open Source, anzichè del Software Libero...che è un'altra cosa
6. La privacy ai tempi di Internet e del Grande Fratello (quello di Orwell)
7. Il numero delle Repubbliche di questo paese...
8. I cachemire di Crepet e quasi tutta la TV
9. La maestra unica, che comunque l'arabo non lo sa...( e manco l'inglese)
10.Discettare del declino e della crisi avendo pensioni e stipendi garantiti...o qualche spicciolo per la formazione anti-recessione...andate a lavuraaà...

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7 gen 2009

Cristallo rosso


La tregua del fuoco è durata solo 3 ore a Gaza, il cessate il fuoco è una speranza appena più forte oggi, grazie a Sarkozy (chapeau! e a un tragico errore militare israeliano sul campo, che colpisce l'ONU senza badarci troppo...). E' un primo passo, comunque...NEANCHE NELLE GUERRE, GRANDI O PICCOLE CHE SIANO, LE IDEOLOGIE E GLI INTEGRALISMI RELIGIOSI SI PLACANO. Un esempio illuminante è che CROCE ROSSA e MEZZALUNA ROSSA non bastano più. Il simbolo da adottarsi dovrebbe essere il cristallo rosso, con dentro la Stella di David, il leone persiano, la croce o la mezzaluna...Altrimenti ci si spara su! Questo millennio è iniziato davvero, purtroppo, con il riacutizzarsi dello scontro delle civiltà di Huntington. Il cristallo rosso su sfondo bianco va bene a tutti: forse un accordo simbolico di questo tipo avrebbe più senso se sparissero dal rombo le croci le mezzelune e le stelle....

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6 gen 2009

La Befana vien di notte..

E a volte la si attende con un misto di paura e piacere....


Ma come dicevo su facebook ricordiamoci che i bambini di Gaza vorrebbero che tutti i fanatici assassini si fermassero senza se e senza ma, che è la cosa più razionale oltre che pacifista...

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5 gen 2009

NNSQUAD ITALIA: per la Neutralità della Rete!

Via Facebook si sta promuovendo l'adesione e l'animazione di un gruppo anche italiano di NNSQUAD.ORG in difesa della neutralità della Rete.
NNSquad Italia incoraggia la partecipazione di:
- persone cui stia a cuore la questione e che sottoscrivano l'iniziativa;
- volontari tecnici che contribuiscano alla realizzazione ed al mantenimento dell'infrastruttura tecnologica alla base di nnsquad.it, tra cui il sito web, mailing list, forum, blog, ecc.
- volontari che contribuiscano a riportare informazioni circa temi inerenti la neutralita' della rete contribuendo alla realizzazione di un archivio di risorse informative tra cui studi economici e tecnici, notizie stampa, segnalazioni di violazioni, iniziative normative e regolamentari, annunci commerciali, ecc.
- operatori di telecomunicazioni che pubblichino con trasparenza le informazioni circa le loro politiche di gestione del traffico e si impegnino a mantenerle aggiornate.
- attori del sistema dell'informazione (blogger, giornalisti) che contribuiscano a diffondere la percezione della rilevanza dell'argomento.

Il mio blog seguirà attivamente questo sforzo, perchè EVITARE CHE LE IMPRESE DI TELECOMUNICAZIONI E MEDIALI PIEGHINO INTERNET A SCOPI INNATURALI E CONTRARI ALLA LOGICA STESSA CHE L'HA FONDATA E' UN' ASSOLUTA PRORITA' TECNICA, CIVILE E DI LIBERTA'.

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3 gen 2009

Auguri (anche) a INNOVAPUGLIA

Apprendo dai giornali pugliesi che la "creatura" INNOVAPUGLIA vedrà la luce il prossimo 12 gennaio. Attraverso alcune minime ulteriori modificazioni genetiche il Parco Scientifico Tecnologico TECNOPOLIS si trasforma definitivamente in un'agenzia pubblica di sostegno (spero operativo!) alla Regione e alla PA locale (credo soltanto in qualche settore di "competenza", perbacco,... almeno correlato all'ICT, e senza infrangere nuovamente le regole del "mercato"..).
E' noto il mio disappunto storico su tale involuzione, comunque necessaria, ahimè, da quasi 20 anni...A maggior ragione, e per un minimo rispetto della verità (e delle sue antiche luci ed ombre) servirebbe una volta o l'altra ragionare sul passato di una gloriosa esperienza, che l'Università di Bari volle fondare nei primi anni '70, traghettare nell'epoca dei Parchi tecnologici, accompagnare nei vari guadi dell'Intervento Straordinario e poi "mollare" al sistema pubblico (Min. della Ricerca?) che oggi - in modo bipartisan - se l'accolla, a livello locale, senza una vera autocritica pubblica..e forse senza sapere mai fino in fondo quali fossero i sogni, i valori, le speranze nutrite e tradite da chi quell'esperienza ebbe almeno il coraggio di tentarla. Con tutto il rispetto degli amici "umanisti" che oggi si apprestano a governare la "creatura", non sarebbe il caso di fare un funerale, con tutti gli onori regionali, al Parco Scientifico che fu? L'orazione funebre - da non affidare ad alcun professore universitario, per ragioni di decenza - sarebbe comunque una sorta di BLUES salvifico, senza querule prefiche: dato che pullulano ormai tanti distretti tecnologici e industriali, e così numerose agenzie a gogo, non ci sono neanche tanti più orfani da calmare..e i miei ex-colleghi si avviano serenamente alla pensione. Poi, a salma definitivamente cremata, nessun pianto!: le ceneri di quella pira, che brucia da anni, erano già state disperse in tutta Europa, anzi alcune molecole hanno perfino concimato saperi ed esperienze d'eccellenza là dove il vento le aveva spinte, da Biarritz a Manchester, da Brussels a Tunisi, e naturalmente in terra padana...

PS: Un tempo quando facevo (anche) il commesso viaggiatore della Ricerca Europea (RST!), la gente mi fermava per chiedermi notizie di quella strana creatura che era la Tecnopolis senza l'acca...adesso che il nome tramonta tutto sarà più facile!
AUGURI PER LA RIDEFINIZIONE DELLA NUOVA MISSIONE A FRANCESCO SAPONARO!

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In memoria di Beppe Nardulli, una mia ricerca sul SYNC



A giugno del 2008 Beppe Nardulli, per un tumore, ci ha lasciato prima di compiere i suoi 60 anni. E' stato un fisico teorico importante e soprattutto uno scienziato di grande e appassionato impegno per la pace, qui a Bari e nel mondo. Fondatore e animatore del PUGWASH barese ("remember your humanity and forget the rest"), era un infaticabile sostenitore anche della ricerca europea contro le mine, e ricordo con grande nostalgia tutte le volte che a Bruxelles in anni ormai lontani inserivamo sempre "la scienza contro il disarmo" in tutti gli angoli delle Conferenze Esprit degli anni '90.
Voglio ricordare Beppe, che conoscevo dai tempi del Circolo Gramsci del "suo" Liceo Flacco ( e che è stato moto "influential" su tante mie scelte politiche e "scientifiche", con i suoi 3 anni in più..) proprio oggi, per due motivi diversissimi: il primo e più dolente è, appunto, il ricordo di quelle battaglie, nel tristissimo momento attuale, in cui a Gaza si prepara una chirurgica aggressione al popolo palestinese (con il call-center israeliano che ti avvisa - se vuoi - di sgomberare casa...); ed il secondo, più lieto (se volete!), è che interrogandomi sul bel libro di un matematico geniale come Steven Strogatz, di cui ho visto con estremo piacere su TED un'eccezionale, brillantissima, conferenza, pubblicata soltanto a dicembre scorso, ho capito (girovagando sul web) che anche Beppe ne era rimasto affascinato...Ho potuto leggere così una bella tesi (proprio con Beppe relatore) di Floriana Giannuzzi, che mi è servita a capire un pò di più della intrigante materia del SINCRONISMO naturale e artificiale che ci circonda....
Il libro di Strogats è Sync: The Emerging Science of Spontaneous Order ed è quasi una contraddizione teorica convincente contro l'inevitabile aumento dell'entropia e del disordine, una via da indagare sui tanti percorsi possibili per disciplinare il caos e gestire il futuro...Di più non so dire, devo studiare molto di più (sono un grande ignorante sui fondamentali...), ma la cosa sconvolgente (e insieme simpatica) in questo inizio del 2009 è che mi ritrovo per caso a ricordarmi di Beppe, grazie a una Conferenza TED. Grazie ancora Beppe, ci metterò tutto il cervello che ho a capirci e a cavarci qualcosa! Un saluto fraterno.

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1 gen 2009

Ridere farà buon sangue


Per un buon 2009 suggerisco l'assunzione frequente di pillole di Checco Zalone.Fa buon sangue..
E con la scopa della Befana mi raccomando di spazzar via tutte le porcherie del recente passato: imbrogli, meschinità, inciuci grandi e piccoli, miserabili e inutili commedie, soprattutto dalla scena "locale". Un risata seppellirà il malaugurio e, forse, l'imbecillità. Ecco a che serve la Befana...

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