16 feb 2010

Sospensione,.. mumble..mumble...

Mettiamola così: questo blog va in sonno. Forse profondo, o definitivo.. Sono mutate molte condizioni personali e professionali rispetto al 2006, e poi avrei voglia di cambiarne anche formato e piattaforma. Magari tra un pò lo riprendo o ci riprovo con qualcos'altro, più specifico e mirato a temi squisitamente politici/economici. Difficilmente avrò la libertà (molto "al limite") di fare polemiche tecnologiche o industriali: ne va di mezzo un mondo di diplomazie, riservatezze e segretazioni "varie". Fare impresa, dirigere un'azienda o certi progetti tecnologici non è un mestiere completamente libero; non si possono sfogare rapidamente o istintivamente/impulsivamente i propri stati d'animo. Non possumus!
Il mio narcisismo digitale è appagato (per fortuna) da ben altro, e la mia sotterranea vena giornalistica vira decisamente verso la produzione di riflessioni più ponderate.
La blogosfera è peraltro piena zeppa di informazioni, cui spesso è inutile aggiungere osservazioni personali e commenti che rischiano di "far casino", sia criticamente, sia quando si voglia "condividere" in positivo...Facebook ha peraltro cambiato il modo d'essere e di esistere dei blog.
FB ha spento la prima stagione della blogosfera ed ha reso straordinariamente difficile anche una discussione politica aperta e ragionata tra tante più persone e "posizioni".
E' difficile farsi sentire e "capire" bene in questo assordante rumore di fondo: sia che si voglia sollevare qualche ragionevole dubbio su una posizione politica, sia sul destino di una tecnologia o di una città, o di una regione...
Pazienza! Son contento che la cittadinanza digitale cresca sempre di più, con tutti i vizi e le virtù delle reti sociali. Però nè FB nè un blog riusciranno mai ad impostare una seria discussione sui temi delicati e "pesanti" che io ho spesso trattato da questi post.
L'innovazione digitale vista da Sud va avanti, con una polifonia spesso complicata, cui non mancherò di aggiungere qualche mia nota, stonata o meno che sia. Ma adesso ho sempre più voglia di farla questa benedetta innovazione, piuttosto che di parlarne..E spesso, ripeto, non se ne può parlare a "spiovere".
Del resto la situazione di "declino" squadernata sotto i nostri occhi da questa società meridionale (e nazionale) non induce ad ottimismi ed entusiasmi di maniera.
Meglio, molto meglio, "far veleno" in silenzio e lavorare per il cambiamento come la solita "vecchia talpa"...

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31 gen 2010

I misteri all'italiana del SISTRI


Il SISTRI ha finalmente il suo bravo portale,
dove chiunque può farsi un'idea di cosa prometta di fare e COME (?) questo decantato sistema di tracciabilità dei rifiuti, che dovrebbe proiettare l'Italia all'avanguardia in Europa, cominciando dall'antipaticissimo territorio della Campania.
Immediatamente e giustamente si è sollevata una bufera mediatica avversa, che ha portato anche ad un vivace gruppo Facebook, del quale è meglio non riportare in questo blog le opinioni medie degli operatori e degli addetti ai lavori (presumibilmente non tutti "gomorristi" e canaglie, ma piuttosto gente onesta e lavoratrice in maggioranza..).
Dispiace che i Carabinieri debbano trovarsi a fronteggiare questa protesta, che punta ormai esplicitamente al rinvio dell'adozione del SISTRI. Ma l'Arma putroppo non c'entra nulla, dobbiamo prendercela invece con il Ministero all'Ambiente e con le solite lobbies nazional-popolari, che fiutano tempestivamente il "colpo" di business alla faccia della serietà e, spesso, della decenza...
I misteri del SISTRI sono tanti. Per adesso evoco soltanto quelli NON tecnologici, che pure sono tanti! Ho studiato da almeno un anno in qua un sistema migliore di identificazione, localizzazione e tracciamento delle flotte dei mezzi adibiti ai RSU e agli speciali, e quindi ne parlerò prima o poi anche tecnicamente. PER ADESSO MI LIMITO A DIRE CHE DA OTTOBRE SCORSO SI E' FATTA IN FRETTA E FURIA QUESTA STRAORDINARIA CAMPAGNA DI PROMOZIONE E RAPIDO AVVIO DEL SISTRI, SENZA IL BENCHE' MINIMO RICORSO A PROCEDURE CONCORSUALI DI GARA, per mettere eventualmente a confronto tra loro sistemi e soluzioni davvero competitivi e d'avanguardia. Niente di tutto questo! IL PRIMO (relativo)MISTERO E' COME SIA STATO POSSIBILE AVVIARE IL SISTRI SENZA UNO STRACCIO DI GARA.
Ci sarà certamente una inoppugnabile ragione tecnico-giuridica perchè tutto questo è avvenuto! Magari una ragione anti-mafia o di Protezione civile, dato che ormai - come ben dice Eugenio Scalfari oggi,- lo Stato disossato dalle sue SPA e varie Agenzie sempre più "autonome", procede senza rispetto di regole e criteri di utilità EUROPEI ad assegnare contratti d'appalto a chi dice il maggiorente di turno o AD di "Pubblica SPA".
Il SISTRI sembra - ma viene detto molto SOTTOVOCE - appannaggio esclusivo di Selex e Telecom Italia, che si sono inventati un meccanismo assurdo di black box, di chiavette USB e di controlli satellitari che - a guardare bene le specifiche pubblicate sul portale SISTRI - sono quanto meno MISTERIOSE, come lo sono le OFFICINE dove i trasportatori di rifiuti dovrebbero montare le "scatole nere" del sistema di tracciamento (come se già non ce ne fossero, e senza alcun rispetto dei software di elaborazione dei dati applicativi già a disposizione del mercato...).
Ma tutto questo, per la fretta dei colleghi ingegneri che ci hanno lavorato, sarebbe perfino perdonabile (lasciando da parte le altre tecnologie più economiche di cui si sono semplicemente dimenticati..), se non leggessi addirittura di telecamere da piazzare in ciascuna discarica autorizzata.. (rido per non piangerci su! Ve lo immaginate un controllo di tracciamento verificato da un'inutile rete di TVCC? ma in quale mondo vivono quelli che l'hanno pensata una cosa del genere?).
I misteri tecnici sono sicuramente più ridicoli, ma indubbiamente minori di quelli procedurali organizzativi e di legge. Forse anche i Carabinieri prima o poi indagheranno su questo giallo italiano, se non altro perchè il Sistri gliel'hanno appioppato proprio a loro.

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27 gen 2010

Delusioni dell'anno nuovo


1) Avatar è bellissimo, cambierà il mondo del cinema digitale, ma mi ha lasciato molto "freddo" alla fin fine: non c'era il giusto feeling tra me e questo Titanic alieno!

2) l'iPAD mi sembra un tonfo nel pur glorioso passato recente dell'iPhone! Non saprei che farmene di un coso così pesante che avevo già in tasca da 2 anni (2/3 G). Se non mi permette con l'OS di fare multitasking, non serve quasi a nulla...ho già l'AIR che mi accompagna in giro per il mondo!;

3)il "baccano" sul nulla del post "ciclone-Nichi".Attendere, prego, e ...lavorare sodo per formare un programma e una squadra di vero governo riformatore della Puglia. Io, come ho detto più volte, non mi accontento affatto di quel poco che si è fatto..so che Nichi può fare molto di più.
...ma come per Avatar o per l'iPAD di Steve Jobs, anche un altro grande come Nichi Vendola non mi deve deludere politicisticamente o troppo "romanticamente": dovrebbe fare cose giuste e belle MA CON UN SENSO.

Eccolo qua: il problema del senso! Anche se questa cultura dominante un senso non ce l'ha..! E mi riferisco alla INTELLIGHENZIA DOMINANTE nella sua cultura "critica" del mondo di oggi, come si sa dominato dalla tecnica (fin dai tempi di Heidegger!)..UN'ALTRA GRANDE DELUSIONE: LA TRATTAZIONE DEI MITI D'OGGI DA PARTE DEL GRANDE UMBERTO GALIMBERTI..
Quando smette di discutere dei MITI INDIVIDUALI e passa ai MITI COLLETTIVI, smette di fare il filosofo e lo psichiatra di successo, e infila una serie di castronerie banalotte e incredibili (per lui) su Mercato, Globalizzazione, Internet, Innovazione e via dicendo. Da lui non me lo aspettavo proprio!

E la cosa è tanto grave da farmi pensare che valga la pena tornare a parlarne con argomenti un pò più fondati di questo sfogo temporaneo...(sono troppo preso dal mio lavoro "internazionale" in questi giorni...)

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10 gen 2010

Ambientalisti per il nucleare

L'ex Direttore di Greenpeace, Stephen Tindale, è soltanto uno dei verdi più "feroci" che si sono convertiti al riesame critico e prudente del dossier nucleare.
Io avevo già sollevato il caso del grande guru Stewart Brand, come altro esempio di una nuova riflessione sul tema, nel cuore dell'Amministrazione Obama; adesso vedo, per fortuna, che la compagnia si allarga sempre di più anche in Italia.
E mi fa piacere segnalarvi il sito di GREENME, e l'articolo che inizia con queste banali verità "psicologiche":
"Non parliamo di una conversione improvvisa, ci sono voluti anni per uscire allo scoperto. Per un ambientalista, dire di si all'atomo è un po'come ammettere davanti ai propri genitori di essere gay. Non è semplice, sei terrorizzato all'idea che ti respingano" (Mark Lynas)


Sono costretto a ribadirlo oggi perchè straparlando di Puglia e prossime elezioni regionali si continua a riportare come un successo chiaro ed evidente della Giunta uscente la legge sulla denuclearizzazione ed il peso rilevante della svolta della nostra Regione verso la GREEN ECONOMY fotovoltaica ed eolica.
Come sanno i miei 40 lettori (non più solo 4!) io sostengo a spada tratta la combinazione di tutte le energie Carbon-free, e certamente attraverso una migliore gestione, efficiente e PIU' tempestiva, delle autorizzazioni in sede amministrativa..cosa della quale, proprio qui in Puglia, mi permetto di dubitare. Sapendo benissimo che la strega nucleare farà paura a chiunque ne condivida il sottile e INDICIBILE fascino. Purtroppo, credo, anche a persone come Bersani, che certe cose le sa bene. Ma tant'è..lo stesso livello di disattenzione critica tocca all'ACQUA BENE COMUNE: tutti a ribadire l'ovvio ideologico, ma nessuno che vada a guardare quanto costi di più la gestione TUTTA PUBBLICA dello stesso bene nelle mani delle caste politiche! Queste, per definizione "sacrale" sarebbero sempre meglio delle imprese..Ci tornerò, anche a seguito dell'ultima bolletta dell'APQ che ho ricevuto nel mio condominio!

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9 gen 2010

Perchè il WIMAX non ce la farà mai


Questo grafico spiega - molto schematicamente - perchè dico che il WIMAX è morto già nella sua culla. Qualcuno ha già paragonato il flop a quello storico del Sony BETAMAX contro il vincente VHS, nel campo dei media di qualche decennio fa.
Con maggior precisione: sia il WIMAX che le tecnologie Super 3G evolvono verso lo standard della QUARTA GENERAZIONE. Ormai manca poco, ma purtroppo il WIMAX non ha avuto neanche il tempo di diffondere le proprie reti Wireless a banda larga in modo "vagamente competitivo". Il guaio era proprio questo: il WIMAX doveva costruire ex novo le proprie reti (ne sanno qualcosa LINKEM e ARIA in Italia!). Il punto di forza della LTE è che essa consiste nella transizione più morbida per gli utenti dei cellulari già esistenti ad una capacità di downoad/upload simile (anzi migliore!) rispetto a quella delle utenze domestiche ADSL. Se si hanno 100 Mbits in download e 50 in trasmissione l'utenza cellulare LTE (4G) o un qualsiasi PC o tablet o smartphone MOBILE può far bene tutto ciò che vuole sulla Rete in piena mobilità..(streaming video compreso ed emulazione del DVB-T).. ovvero pure standosene comodamente seduta in poltrona (..è il mondo delle chiavette USB che vince ed anche quello dei prossimi PC con circuiti nativi LTE/WIMAX).
Io sono stato sempre un tifoso della tecnologia WIMAX fino a quando la FCC negli Stati Uniti non ha messo all'asta la banda dei 700 MHz per applicazioni di Internet Mobile (un evento che questo blog catturò subito!); da allora la scommessa, in Europa e in Italia, delle nuovi reti WIMAX sulla scomodissima alta frequenza di 3,5 GigaHertz (..quella che non passa bene i muri...) mi è sembrata subito precocemente invecchiata.. I padroni delle reti mobili, a quel punto, non hanno perduto tempo e gli Elettronici come NOKIA SIEMENS ed ERICSSON si sono avventati sulla possibilità, anche europea (finalmente), di fare servizi Larga Banda IP nella zona BUONA del GSM o del Super UMTS.
UNA LONG TERM EVOLUTION DEL GSM, COMPLETAMENTE IP, COSTRINGE CHI, COME INTEL, AVEVA PUNTATO SUL WIMAX AD UN RAPIDO PROCESSO DI CONVERGENZA. La tecnologia ha fatto il resto, in termini di chip e di di sistemi di modulazione, e adesso le cose sono un pò più chiare, per fortuna! I test 2009 della LTE sono assolutamente convincenti.
La questione va quindi vista nel contesto della nuova politica UE per lo Spettro radio e nell'ambito della vera fruizione del DIVIDENDO DIGITALE anche per i nuovi servizi SUPER-UMTS.
Non è che sia fatta, ma quasi ci siamo (Italia permettendo!):

By 2012, television broadcasting services across the EU will have completed the transition from analogue to digital technology. The switchover will release a significant amount of high quality radio spectrum which will be free for the deployment of new services and new technologies. This ‘digital dividend’ can boost both the broadcasting sector and the wireless communication industry, make a major impact on competitiveness and growth, and provide a wide range of social and cultural benefits. But gaining maximum advantage of this unique opportunity will require a coordinated European strategy for its future use.


Post Scriptum: paradossalmente, però, l'accesso a Internet da hot spots fissi nelle Città o nei Territori Wireless (basate ad oggi sul classico wifi o sulla libera tecnologia HIPERLAN a 2,4 Ghz) sono un'ottima, efficace e resiliente infrastruttura "DI ATTESA DELLA 4 GENERAZIONE, a costi contenuti. Oltre tutto, sono le tecnologie sulle quali si potevano costruire, e si son fatte, le pur necessarie RETI PRIVATE wireless inter-comunali per una vasta gamma di SERVIZI PUBBLICI DIGITALI. Queste reti come le appena nascenti infrastrutture wimax italiane devono trovare nuovi percorsi di sviluppo e di interazione con le reti mobili..

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8 gen 2010

L'iPhone si può suonare, e il Googlefonino? Internet ci stupirà ancora!


Questo è solo un pretesto per ricordare a me stesso che Internet sarà sempre più mobile, che lo streaming sui cellulari (in mobilità) sarà (ovvero è già) tra noi (DVB-SH), che il WiMAX è morto nella culla e che la 4G darà un colpo mortale (dopo i giornali) anche ai videogiornali.
Per di più basta andare su SYNCHTUBE per capire GIA' ORA che la politica e lo spettacolo o la cultura si faranno anche condividendo (in modalità live) un evento che sia ripreso da un potente UPLOADER in rete...(anche soltanto una minicamera che faccia upstreaming su YouTube o sul portale che vorrete voi, IN DIRETTA!)
Non so se capiterà come con facebook, ma è probabile che tutto ciò separi/avvicini le persone in modalità molto strane.
INTERNET HA APPENA COMINCIATO A STUPIRCI.

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6 gen 2010

Pensieri "vasti"




Provo affetto e quasi un po' di tenerezza per tutti coloro che redigono PIANI STRATEGICI territoriali nel Mezzogiorno italiano. Lo dico con triste sarcasmo, ma con il massimo rispetto dell'esercizio compiuto (nel passato e nel presente) da quanti si sono applicati con ingegno, al di là del bene e del male che si annida nelle diverse Autorità Locali, in oltre 50 aggregazioni geo-economiche del nostro Sud. Ancora di più rispetto e ammiro quanti di loro, in una Regione come la Puglia, istituzionalmente sovra-ordinata ai suoi vari contesti pluri-Comunali - che assommano ben 10 Aree Vaste - , dovrebbero armonizzare e finalizzare – non gerarchicamente! – obiettivi, programmi, soluzioni e servizi, tra i quali scorra un filo d'Arianna logico.
A fine d'anno è stato salutato trionfalisticamente uno stralcio finanziario di 340 Milioni sui promessi (ma ancora lontani fondi FAS) che consentirebbero il decollo di tali strategie locali.
La scommessa dell'interazione programmatoria tra "l'alto" e "il basso" , la democraticità del processo delle scelte e la qualità condivisa delle idee "a rete" dovrebbero essere rintracciabili nei documenti di lancio che segnano tale strategico start-up, il cui scopo minimo sarebbe di certo il miglioramento di quanto fatto nella precedente programmazione 2000-2006 (stiamo infatti parlando, già nel 2010, del nuovo ciclo 2007-2013 - sic!).
ORBENE, IO QUESTO FILO D'ARIANNA ME LO SONO PERSO: sicuramente o non l'ho visto o non ne sono intellettualmente capace.
Ma faccio solo un esempio per tutti, in sintonia con le corde dell'arpa (spero non scordata) di questo blog.
Leggo nella delibera della Regione Puglia che la la linea 1.5 dei SERVIZI PUBBLICI DIGITALI è finanziata per 15 Milioni di Euro (in tutte le aree vaste!), ma se cerco di incrociare questo dato con le singole proposte dei Comuni riuniti divento scemo..anche perchè nessun documento di programmazione locale menziona un minimo di coordinate intelligibili (cosa?come?quando? ma soprattutto perchè?) di tali pezzettini di programmi ICT vagamente riconoscibili come tali.
Ripeto, posso essere un pò obnubilato o semplicemente disinformato. Ma potrei ripetere questo ragionamento critico sull'INESSENZIALITA' e sulla LEGGERISSIMA VAPOROSITA' di tale spesa pubblica sulla maggioranza delle LINEE DI INTERVENTO.
Su questo piano, proprio non ci siamo! Non è soltanto un male della Puglia, sia chiaro! E' un'endemica illusione programmatoria quella che spinge a disegnare reti di programmazione senza un centro responsabile...nazionale. senza di che, come dimostrano la Germania Est e 'Irlanda, il nostro Sud è perduto comunque.
Non sarebbe il caso di dire la verità sulla metodologia corretta - unica e centralizzata - che consentirebbe di migliorare la QUALITA' della Spesa dei Fondi Comunitari? Lo so..non è un tema popolare, questo,..sotto elezioni!

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5 gen 2010

Il pianeta che cresce..l'Italietta che arretra


Basterebbe guardare le immagini dell'articolo di oggi sul Sole, quelle sulle prime grandi 10 opere in corso nel mondo, per deprimersi - come italiani ed europei - per l'intera prossima decade. Noi, o meglio l'ing. Moretti, ci ubriachiamo dei successi supercostosi della nostra piccola Alta Velocità, trascurando con sufficienza l'arrivo competitivo dei treni austriaci sulle linee del ferro nel "nostro" Brennero (Verona-Bolzano - Monaco); noi, qui, non riusciamo a immaginare neanche l'inizio dei dragaggi dei nostri porti, mentre a Port Said (Egitto!) si preparano con il terzo terminal container a succhiarci via oltre la metà del traffico merci nel Mediterraneo; perfino i nostri architetti lavorano molto di meno all'estero di 10 anni fa e nella Banda Larga arranchiamo a fatica dietro l'elemosina governativa di qualche centinaio di milioni di Euro, mentre l'Indonesia (sismica) comincia a dotarsi di un anello sottomarino in fibra da quasi 1 Miliardo di euro.
Le tigri asiatiche non sono affatto tigri di carta, per parafrasare il Presidente Mao!
Se ne sta accorgendo anche Obama, che vuole rimettere i dazi contro l'export cinese; e peraltro.. queste "belve" stanno diventando sempre più "fiere" e cattive per sè e per tutti (Copenhagen ci insegna qualcosa al riguardo). Può darsi che i nuovi ricchi del Far East vogliano pur sempre Armani e altre griffe italiane, come nel nuovo megahotel di Dubai, o vogliano bere in futuro vini come il Primitivo di Manduria e l'Aglianico del Vulture (..bella lotta con i Francesi?), ma credo proprio che le speranze delle nuove generazioni italiane possano basarsi soltanto su tre principi fondamentali:

Primo: Ritorniamo al TALENTO e alla CREATIVITA' come momenti indispensabili della formazione del nostro CAPITALE UMANO per la conquista dei nuovi mercati, non certo per auto-consolare l'Italietta odierna!

Secondo: dimentichiamo in fretta Berlusconi, ed anche Vendola, seppelliamo garbatamente il Novecento nei cineforum, e LEGGIAMO/STUDIAMO IL PENSIERO DI MANMOHAN SING E DI ALTRI PREMIER CINESI, SUD-AFRICANI, SUD-AMERICANI ( per quanto alcuni di questi siano tacciabili di "comunismo" ): insomma, rinnoviamo e modernizziamo la nostra cultura ;
Terzo: se vogliamo salvarci, senza mandare a vivere per sempre i nostri nipoti nel GuanDong, costruiamo una NUOVA UNIVERSITA' POLITECNICA di CLASSE MONDIALE nella Val d'Itria, un luogo virtuale diffuso (..tutta la Puglia può andar bene...e anche tanti luoghi "padani" perfino!), dove possano venire volentieri a insegnare e a vivere i migliori maestri dell'INGEGNERIA e del DESIGN mondiali. Bisogna rimettere il Mezzogiorno non più e non solo nel centro dell'area mediterranea, MA IN UN CIRCUITO GLOBALE VIRTUOSO, economico-tecnologico e culturale!

Senza queste misure urgenti non ci resterà (soprattutto qui a Sud) che auto-celebrarci nostalgicamente e diventare un set cinematografico permanente di film come L'UOMO NERO o NUOVO CINEMA PARADISO: insomma una bella scena "meridiana" che possa servire come Parco Tematico turistico dei nuovi ricchi del pianeta (..ammesso che siano poi così "curiosi" quelli di Bollywood!!!)

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3 gen 2010

Per l'indipendenza dell'informazione in Italia

Sottoscriverò un abbonamento al Manifesto quest'anno per cinque ragioni, tutte non ideologiche, ma certamente "politiche".Eccole:

1) La scelta del Sole 24 ore dei 10 personaggi dell'anno 2009, Tremonti in testa, ma, diciamo pure, ..molto/troppo servilista anche verso i "padroni" della testata (Marcegaglia pure, mica solo Marchionne e Debenedeti!) mi ha disturbato non poco; tanto più perchè stimavo, e molto, la linea del giornale fino a qualche mese fa.. Tanto è vero che sul mio profilo FB ho ripreso con decisione le valutazioni al vetriolo di Oscar Giannino sul suo validissimo Chicago-blog (rigorosamente di destra liberale!)

2) Il "terzismo" delle più illustri penne del Corriere (P.G. Battista in testa, oltre al Direttore), sia pure comprensibile per via del vicolo cieco "settario" in cui si è cacciato il "grande vecchio" Eugenio, da quando ha dato la caccia a Papi e Noemi, raggiunge a volte gradi di esilarante comicità, ma certo non fa onore all'intelligenza critica di persone responsabili che continuino ad accreditare come giornalisti loro pari i "militanti" Feltri e Belpietro.

3) Di Marco Travaglio - ottimo sul piano antimafia - come del beppegrillismo mi limito a dire che hanno davvero rotto...meglio un qualsiasi "inciucio" dalemiano pur di farla finita con le loro ossessioni paranoiche!

4) Invece, se si mette da parte la Voce.info, il Manifesto - anche senza l'inserto del Monde Diplomatique - parla del mondo vero che esiste fuori degli angusti confini di questa Italietta, affronta con competenza e intelligenza molte questioni economiche e tecnologiche essenziali del nostro tempo , è molto più libero dalle varie malattie intellettualistiche e sensazionaliste "radical-chic" de Il Foglio e de Il Riformista, e poi - dato che non ha bisogno di travestimenti - affronta con mente aperta le stesse vicende che rendono isterici quelli de Il Fatto o i duri e puri di Liberazione (Dio ce ne scampi!).

5) E poi voglio bene a Valentino Parlato, fin dai tempi in cui "aiutava" "economicamente" Alfredo Reichlin nel Regionale del PCI (che allora era nella mitica Via Trevisani a Bari)...Da allora ho capito come si fa un'analisi sociale ed economica di un territorio e la curiosità dei grandi vecchi per il nuovo che avanza...LA VOCE DEL MANIFESTO NON PUO' SPEGNERSI!
ANZI VI FACCIO UN APPELLO A SOTTOSCRIVERE OGNI SUO POSSIBILE RILANCIO!


Se poi volete sapere la mia graduatoria preferita dei "personaggi" utili che hanno influenzato l'anno appena finito, anche come auspicio per il cambiamento nei NUOVI TENS, andate a vederla su LO SPAZIO DELLA POLITICA !

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29 dic 2009

From poverty to prosperity

Sto aspettando da Amazon questo nuovo libro dei due tipi che vedete nel video. Un ulteriore passo della dimostrazione del fatto che le economie vivono della forza motrice delle idee. Questo oggi! Prima, solo qualche decina di anni fa, bisognava produrre cose, e prima ancora, 200 anni fa, bisognava possedere (e coltivare)la terra. Ma il problema investigato da Arnold Kling sembra più innovativo di questa mia semplice sintesi: come si producono e si mettono a valore le idee? E' qui il punto cruciale!

Il problema è che questa tesi è tanto più vera in Cina e nel distretto di Lumezzane (quello delle rubinetterie made in Italy), dove - come dice ilSole24ore di oggi - le fabbriche "tengono" (e il PIL riparte)! Bisogna capire fino in fondo che le idee non cacciano via le "cose", e tanto meno ci spogliano inevitabilmente della "terra" e dei suoi sempre più vitali capitali naturali. ma sono sempre le idee il carburante giusto.

PS: bsognerebbe ricordarlo anche nelle ricette per il Sud.

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27 dic 2009

L'economia dell'intangibile e dei protocolli creativi: WHO IS YOUR CITY?

Qui a fianco la foto di Richard Florida, l'intellettuale americano che ha scritto "Rise of the Creative Class" nel 2002, e che continua a influenzare molta cultura newyorkese nel bene e nel male. Nel bene: quando pone l'accento sul ruolo decisivo della conoscenza nello sviluppo sociale dei nostri tempi (..certo anche su scala globale, non solo a Manhattan), nel male: quando mette al centro del cambiamento del mondo i cosiddetti BOBOS (bourgeois and bohemiens, nuove élites tanto care agli opinionisti del New Yorker), quasi fossero nuovi soggetti rivoluzionari del nostro tempo. Mi riferisco infatti proprio all'articolo di David Brooks sul NY Times del 22 dicembre scorso, che è stato tradotto e pubblicato oggi su Repubblica. E' lui, proprio Brooks, lo scrittore Florida-dipendente che ha celebrato i BOBOS in Paradiso!
L'articolo di Brooks, giocando ancora una volta sulla "Società del Protocollo" o del Software (che certamente ha rimpiazzato quella dei tondini di ferro) riscopre ancora una volta l'acqua calda della creatività contemporanea e affida a team di cervelli multi-disciplinari (architetti, artisti, economisti eretici, ingegneri, biologi, ..tutti ricchi, vezzeggiati e urbanizzati in 4-5 grandi Metropoli) il compito di salvare il mondo. Con la raccomandazione stravagante che nell'economia oggi dominante degli intangibili e dei valori immateriali, gli economisti debbano sempre di più assomigliare agli psicologi. Anche per questo, secondo Brooks, gli ultimi premi Nobel del ramo hanno abbandonato le equazioni e la matematica, per divagare sempre di più sulla "qualità" sociale che produce lo SVILUPPO. Fin qui niente di nuovo rispetto alle dichiarazioni italiane più recenti del maestro Florida!
E' ovvio che ai BOBOS piaccia sempre rappresentarsi come le ELITES che tutto capiscono e risolvono! Per carità si tratta di élites democratiche (alle quali forse sono io stesso iscritto geneticamente,..con poco merito) che predicano il tris magico di Richard Florida: TALENTO TECNOLOGIA TOLLERANZA. Tutta roba nuova, ANCHE IN POLITICA!
Peccato che la vera società di massa in cui viviamo (quella delle caste indiane e italiane, dei nuovi mandarini cinesi, dei finanzieri USA disonesti ed in genere delle classi dirigenti italiane e mondiali, come noi umani le conosciamo) non segua questa nuova Repubblica di Platone..e sia MOLTO lontana dall'influenza creativa e tollerante di David Brooks.
QUI ED ORA, IN ITALIA, CARI BOBOS, LA NOSTRA CREATIVITA' CONSISTEREBBE MOLTO PIU' SEMPLICEMENTE IN UNA EFFICACE E ORIGINALE "ELIMINAZIONE" DELLA QUESTIONE MERIDIONALE: quasi un obiettivo "minimo", rispetto all'agenda media del cambiamento alla Richard Florida!
NON CE L'HO CON BROOKS E IL NYT! Certamente solo una nuova serie di BOBOS di ferro (cento bastano? alla Guido Dorso?), possono contribuire al cambiamento del Sud e della mia Regione..Anche se non ne vedo spuntare che qualche sparuta e desolata pattuglia! Ciò che mi fa incazzare davvero è l'ultima domanda-tipo di Richard Florida: WHO IS YOUR CITY? (mi raccomando, leggete tutti i miei link per seguire il mio astruso ragionamento!) Bene! Se la domanda me la faccio qui ed ora, a Bari, Puglia, Italia..non vedo grandi speranze. Bisognerebbe scappare (un po' come già il dottor Celli suggeriva a suo figlio qualche settimana fa) e rinunciare alla "lotta" per "navigare" nelle più belle città elitarie del mondo. No, non ci sto. Bisogna filtrare il pensiero di Richard Florida, combattere nel proprio LOCALE, magari certo viaggiare di qua e di là..e forse da questa obbligatoria creatività dell'adattamento e della sopravvivenza evolutiva può nascere qualcosa di diverso, nella mia città e nella mia regione (esattamente come in Cina e in India, in Brasile e nel Sud Africa). Non disperate giovani amici miei! Con un pò di sani conforti psicologici (per l'appunto) si può tentare di applicare la Triplice T anche qui da noi (Vendola ed Emiliano permettendo...)

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19 dic 2009

Dividendi digitali..da mò vale?


Da oggi entra in vigore il pacchetto UE per la riforma delle telecom.
Nasce anche una sorta di Autorità TLC europea, il BEREC.
Staremo a vedere!
L'Italia è in un tragico ritardo su tutto, soprattutto sull'accesso universale alla Banda Larga, ed ha già deciso di utilizzare il dividendo digitale per rifare solo..TV...Puah!
Rimando a una parte del pacchetto Telecom per una chiara comprensione delle beffe italiane e della mia indignazione di merito: quella sull'uso dello spettro radio.
Ricordo che la direttiva stabilisce che:
....una serie di scenari di offerta e domanda di frequenze dello
spettro radio per un periodo di 15 anni a partire dal 2012. Ne è risultato che l’apertura di una porzione del dividendo digitale, ossia della sottobanda 790-862 MHz, ai servizi senza fili in banda larga entro il 2015, in tutti gli Stati membri e in condizioni d’uso comuni, permetterebbe di creare un valore aggiunto pari almeno a 17 miliardi di euro, rispetto a quello che si otterrebbe con iniziative nazionali individuali, valore che potrebbe raggiungere i 44 miliardi di euro in funzione del ritmo di sviluppo dei servizi senza fili in banda larga in questa sottobanda.
Per questo motivo lo studio ha indicato che l’apertura della sottobanda 790-862 MHz, a cui già stanno riflettendo numerosi Stati membri, costituisce la via più pragmatica per ottenere benefici immediati dal dividendo digitale
.


E questo è un punto a cui tengo molto di più che alla moltiplicazione inutile delle TV nazionali!
Ma nella direttiva ci sono anche gli spazi bianchi INTERSTIZIALI TRA LE BANDE dello spettro! E questo aprirebbe nel Paese natio di Marconi la rivoluzione della RADIO COGNITIVA (tema caro a questo blog!)

(settimo punto)
adottare una posizione comune sulla possibilità di usare i cd. “spazi bianchi” come dividendo digitale. Gli Stati membri sarebbero invitati a collaborare con la Commissione per valutare la possibilità di rendere disponibili gli “spazi bianchi”, ossia lo spettro inoccupato tra le zone coperte dalla radiodiffusione, per l’uso da parte delle radiotecnologie cognitive in base ad una serie di requisiti tecnici comuni in Europa.

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18 dic 2009

La guerra dei droni sull'iPOD?


La notizia di oggi sul Sole24ore è di quelle imbarazzanti, ma fino a un certo punto. Gli aerei autonomi o "unmanned", o UAV, o droni, altrimenti definiti Falchi e Predator, di normale impiego nei teatri di guerra per evadere i radar delle contraree in Afganistan o in Iraq erano a loro volta spiati da piccole unità satellitari dotate del software SKYGRABBER. Un programma di qualche decina di euro o anche gratis, made in Russia, ma largamente utilizzato per piratare qualsiasi video satellitare. Dicono in USA, ammettendo il guaio, che sono già corsi al riparo. Speriamo bene! Un drone americano costa circa 3 Milioni di Euro, escludendo le armi in dotazione. MA LA NOTIZIA NON MI SORPRENDE! ANCHE L'ESERCITO AMERICANO PENSA DI UTILIZZARE GLI I-POD IN GUERRA, ESATTAMENTE COME SE FOSSERO VIDEO GIOCHI.
Un punto di verità è che la guerra moderna usa gli stessi standard civili diffusi nell'ICT. I droni peraltro sarebbero molto più utili e convenienti in applicazioni di protezione civile (e allora costerebbero MOLTO MENO)..ma per quanto riguarda gli iPOD e gli iPHONE suggerirei francamente altre soluzioni!
Da qualche giorno mi sto divertendo a vedere le applicazioni di homeland security prima di spiccare il volo per Dubai...

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16 dic 2009

Che cubo!


Considerando i prezzi medi di mercato dei componenti che il nuovo CUBO di Telecom include,a 200 euro, si potrebbe dire che è un affare! Come si può vedere ci sono ben 500 GB, un Set Top Box per digitale terrestre (ma senza accesso "condizionato" ad altri canali non-free), un insieme completo e avanzato di interfacce video e di rete (ma senza registrazione PVR). E' un cubo di 15 cm che pesa 1,4 kg, ad un prezzo di lancio competivo. Sembra che si colleghi anche in wi-fi e quindi lo spostate in casa dove volete..SI', TUTTO BELLO, MA A CHE SERVE SENZA BANDA LARGA EFFETTIVA?
E' un ottimo wishful thinking di Franco Bernabè, ma l'Italia non ha deciso (MI SEMBRA) come qualche giorno fa Sarkozy in Francia di investire quasi 5 Miliardi di Euro nella banda larga. E allora? W l'IPTV, ma qualcuno mi deve spiegare due cose:
a) perchè Telecom continua a pensare di fare la media company, attraverso la "sua" WEBTV, con LA7 soltanto..a parte le recenti dichiarazioni prudenti di Bernabè(c'è il rischio del wallen-garden dichiarato?); b) perchè gli altri competitori TLC non si incazzano veramente e magari non pensano anche ad altre interfacce AIR-wireless (eppure ci sarebbero con la banda Sper Mobile Internet..)?
SPERO CHE IL CUBO SIA UN'OTTIMA FORZATURA PER ACCELERARE TUTTI-INSIEME (sic!) IL PASSAGGIO INELUDIBILE ALLA IP-TV, E QUINDI SMUOVERE INVESTIMENTI E REGOLE NEUTRALI PER LA NEXT GENERATION INTERNET.
Il cubo è un buon inizio, anche perchè così com'è, è soltanto una prima release! ne riparleremo un sacco..

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15 dic 2009

Aspettando AVATAR: un nuovo mondo è possibile?



E' possibile cercare il pianeta Pandora, anche per noi italiani disgustati dalla deriva antidemocratica e sotto-culturale di questo paese? Secondo quanto dice Spielberg del nuovo mondo di James Cameron, su Pandora ci sono degli umanoidi, i Na'vi, che possono aiutare la terra a risolvere i suoi problemi energetici nel 2154. Un veterano paraplegico ibridandosi con i Na'vi, con DNA simil-umano, riuscirà a sopravvivere all'atmosfera invivibile del nuovo pianeta e (probabilmente) a vincere la sfida per l'umanità intera sulla vecchia Terra.
Anche noi italiani abbiamo bisogno di ibridarci in modo innovativo (rinnovare la gente!) e sfuggire alla condanna della demenzialità imperante che soffoca, qui e ora, la possibilità di concentrarci sulle cose serie da fare, come NAZIONE, per un pianeta diverso, innovativo,sostenibile...
Mi sa che soltanto la fantasia ci potrà aiutare, e allora ispiriamoci al nuovo racconto di Cameron!
Magari in 3D, VERAMENTE!

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