28 lug 2009

Internet Mobile anche sui 900 Mhz nella vecchia Europa

Se tutto va bene, da ottobre prossimo, in molti paesi UE la banda larga wireless si potrà "dispiegare" anche nel campo di frequenze storico del GSM, a soli 900 Mhz.
Ha deciso finalmente in tal senso il Consiglio dei ministri della UE, spinto da quella "vecchia talpa" dell'innovazione che è la Commissaria europea Viviane Reding (una con ..le palle, che mi piace davvero).
Sembrerebbe una notizia tecnica solo per gli addetti ai lavori, ma in realtà potrà essere una vera rivoluzione per i consumatori europei che vogliano accedere a Internet senza troppi ostacoli.
I servizi wireless di nuova generazione potranno liberamente coesistere con i tradizionali GSM, sfruttando quindi una frequenza finalmente "bassa", di quelle che cioè passano i muri...
Ne conseguirà una sana rincorsa dello stesso processo di utilizzazione razionale delle bande a 700 Mhz già in corso negli USA (da cui dovremmo imparare che la vecchia TV analogica va rimpiazzata con servizi Internet a banda larga, non con altre TV cosiddette digitali). Il mondo digitale, con questa de-regolazione, si avvantaggerà davvero del cosidetto dividendo digitale, costituito da un uso moderno e più efficiente dello spettro radio.
Si tratta di vedere, adesso, se l'industria di settore (e l'elettronica di base a supporto della "novità") salterà subito su questo spettro liberato, con quali contenuti e servizi.
Ma, qualunque cosa succeda, l'accesso alla rete sarà più facile e "ubiquitous", liberando nuove energie e fantasie. Fare l'UMTS (e seguenti generazioni) sui 900 Mhz significa ovviamente guardare con attenzione all'ecosistema di applicazioni inaugurato da Apple (e seguito da tanti concorrenti sempre più agguerriti), piuttosto che al solo accesso IP.
Diventerà, quindi, sempre più cruciale la questione di come si ripagano i contenuti offerti e i servizi multimediali (inclusa la vecchia TV) e sempre più importante la necessità di metter su una struttura efficace, diffusa e funzionante alla perfezione di MICROPAGAMENTI (..basti pensare che in Francia per tutto l'anno a meno di 4 euro si guarda tutta la TV sul proprio I-Phone). PERCHE' OVVIAMENTE IL PROBLEMA DEGLI EDITORI NON E' QUELLO DI REGALARE I CONTENUTI FOR EVER!
E mentre tutto questo avviene sotto i nostri occhi, in Italia perdiamo tempo con TIVU sat e con vecchia robaccia (palisesti sempre più imbarazzanti degli "editori" nostrani)...Dov'è una politica di promozione del "made in Italy" in rete?

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27 lug 2009

Meno male che c'è TED!

Non so quanti "web spettatori" si siano collegati al TEDGLOBAL2009 di Oxford in webcasting, ma spero davvero tanti..
Io credo che TED sia uno dei non-luoghi della rete dove si possa ritrovare fiducia nel mondo e nella sua possibile rinascita attraverso la cultura critica e l'intelligenza. Non poco, direi di questi tempi..
Consiglierei caldamente chiunque voglia ancora cimentarsi con la "politica" (quella vera) di farsi un bel percorso di apprendimento (gratis) nelle questioni, nelle ISSUES culturali e globali, che TED sa porre al centro dell'attenzione..Sì, è vero, forse le pone all'attenzione delle elites, e questo sarebbe disdicevole (secondo pensieri demagogici e molto miopi) per una certa visione "bieca" della politica.
Ma noi proprio di élites abbiamo bisogno, e che siano in sintonia con le domande che tutti si fanno simultaneamente (dall'arte alla fisica, dalla matematica all'economia) attraverso i Continenti, riunificati dalla Società della Conoscenza globale. Altrimenti a che servirebbe davvero la rete?
E poi TED è la dimostrazione, anche controversa a volte, di una pluralità di pensatori, esperti e scienziati che discutono (sulla base di competenze certificate dalla comunità stessa delle élites "tecniche") di punti di vista anche molto distanti tra loro. Ma il bello è proprio che attraverso religioni e fedi politiche diverse maturi una visione intellettuale moderna dello stato e della direzione del mondo..se non è questo un G20 che serve, non ne vedo altri!
Dubito, tuttavia, che la mia speranza di un' "audience" più estesa in Italia sia facilmente soddisfatta, quanto meno per un persistente deficit linguistico che ancora ostacola la mobilità internazionale delle idee tra i nostri giovani. Quanto alla politica, se potessi contare qualcosa in un Congresso "vero" del PD, obbligherei i dirigenti di questa "strana organizzazione" a ricostruire al più presto le scuole di formazione "interna" ed a mettere il canale TED tra le primissime sorgenti di aggiornamento, studio e riflessione. E restringerei lo studio delle "radici storiche" a non più di un corso di 1 settimana di seminari...DIXI

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22 lug 2009

L'ADR dopo Viareggio: irresponsabilità continua!


Mi da fastidio davvero ripetere cose ovvie e tristi, ma - questa volta - non mi trattengo.
I trasporti di merci pericolose, anche dopo la strage annunciata di Viareggio (per le cui colpe assisteremo per un decennio alle liti tra le FS e il proprietario dei carri, a scapito di un qualunque serio risarcimento delle vittime), continueranno a mietere altri dolori. Infatti il recepimento tardivo del 14 luglio scorso, con legge nazionale, della nuova direttiva europea ADR 2009 attenderà ancora molti mesi per il relativo regolamento. A dispetto della proclamata (ed evidente) maggiore pericolosità del trasporto su gomma, anche dopo Viareggio, permarrà un pericoloso vuoto normativo per gli operatori su strada (che sono ovviamente la stragrande maggioranza)! Peraltro i nuovi testi (ADR e RID 2009) fanno incazzare ancora di più...il rivelatore di deragliamento sui binari VERRA' INTRODOTTO SOLTANTO dal 2011!
Rimando al blog di Sergio Benassai per tutti gli approfondimenti e i commenti del caso, che riguardano buona parte degli obiettivi di Sicurezza e di Protezione Civile in questo delicato settore, di cui cerco di occuparmi professionalmente (pensando, soprattutto, all'attraversamento delle gallerie del nostro sistema stradale). L'ICT nei Sistemi di trasporto può essere una chiave di volta delle necessarie soluzioni, molto più che le sole regole dell'ADR (che senza controlli alla fine servono a poco...). MA UNA COSA E' CERTA: E' ARRIVATO IL MOMENTO - DOPO VIAREGGIO - DI RIVENDICARE PREVENZIONE E NON SOLO SFIGATI RICORSI ALLA PROTEZIONE CIVILE SUI LUOGHI DI TANTI CRIMINI ANNUNCIATI..Non so, cioè, se anche qui se ne debba occupare solo l'UOMO IN TUTA (del Cavaliere), ed anzi francamente vorrei che il ministero dei Trasporti si svegliasse dal sonno profondo sulla Sicurezza e parlasse un po' di più con l'ANAS e con le FS delle COSE DA FARE (e da sapere prima che sia troppo tardi, o che si chiami solo il DPC).

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19 lug 2009

Ma di quale Rete New Generation parliamo?


Le chiacchiere infinite sulla Rete in Fibra di New Generation esplodono e si sgonfiano a seconda delle stagioni, ma i fatti sono (e rimangono) a zero, come sempre. Pochi giorni fa Telecom Italia ha ribadito che lei pensa di fare da sè, mandando al diavolo qualunque ipotesi dell'Ag COM per una newco di tutti gli operatori, aperta anche alla (eventuale) partecipazione di fondi pubblici. Le ipotesi fantasiose sullo scorporo della rete fissa (basata sul sudore e sui soldi di tanti contribuenti pubblici, per generazioni..) sembrano del tutto abbandonate; del resto nelle deliberazioni dell'ultimo CIPE sulle infrastrutture prioritarie c'è di tutto (dal ponte sullo stretto all'alta capacità tra Bari e Napoli - per fortuna!), ma nulla che richiami l'urgenza, da tutti sempre fragorosamente proclamata, della Rete a banda larga come leva di un possibile sviluppo diverso del paese...
Evidentemente si pensa che basti la povera ADSL che c'è--e così sia! Dal canto suo Stefano Pileri di Telecom Italia, per fortuna, ha dichiarato che LORO (solo loro!) sono pronti per 100 città cablate entro il 2011 e per 1000 entro il 2016, ..si intende con 50 mbits per ogni singolo utente "passato".
DISPIACE DIRLO A PILERI: SI TRATTA DI UNA MEZZA "SOLA" RISPETTO AGLI OBIETTIVI DI DIFFUSIONE DI ALTRI PAESI PARTNER IN EUROPA, tipo Francia e Germania..ma Pileri ha sostenuto che se la NGN non si autosostiene autonomamente (ad es. nei piccoli Comuni) non vale la pena neanche provarci. Diciamo tutta la verità: è sempre meglio fare da soli con tutta calma, piuttosto che sopportare il peso dei concorrenti nel fare di più e più in fretta, INSIEME: ELEMENTARE WATSON!
Insomma, siamo ancora all'ennesima bufala del Governo: che ci ha illuso sul mitico piano Caio, ha spesso fatto baluginare l'ipotesi credibile dell'intervento della cassa Depositi e Prestiti, ha continuato a sostenere ostinatamente le dichiarazioni di alcune Autorità di "genere" (con Calabrò dell'AG COM prodigo di consigli sull'attuazione di consorzi mult-operatori...fino a qualche giorno fa).
Alla fine, il generale agosto si porterà via anche queste "gabole", Tremonti risparmierà ancora, tra un condono e l'altro, ma il declino del Paese si approfondirà... tranne ovviamente che nella Milano dell'EXPO, dove PARADOSSALMENTE Bernabè in persona ha annunciato una rete MOBILE LTE (di 4^ generazione)a 28 megabits. Anzi, certamente alla faccia della neutralità tecnologica, la LTE, la Rete Mobile OVUNQUE, cannibalizzerà sicuramente la fibra a Milano..NON SO CHE DIRE, A QUESTO PUNTO: MI SEMBRA CHE L'ANARCHIA DEL GOVERNO DELLE TLC NAZIONALI RIFLETTA BENISSIMO LO STATO COMATOSO DELLA CLASSE DIRIGENTE DI UNA NAZIONE SEMPRE PIU' "INFETTA".

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18 lug 2009

Il mal di capo delle TiVù, alla faccia dei consumatori


Il presidente della nuova piattaforma satellitare RAI-SET (pardon, Rai-Mediaset!), Luca Balestrieri (uno dei dirigenti RAI più capaci e, ahimè, storicamente di sinistra, che ho conosciuto all'alba del dibattito nazionale sulla TV digitale ), ha recentemente rassicurato gli utenti dei canali RAI che li vedono - come me - sul bouquet SKY: anche se la nuova piattaforma TIVU' è pronta (..ma dove sono i decoder per i canali gratuiti di sempre? e le carte, e tutto il resto?), non è detto che la RAI dal 1° agosto abbandoni patron Murdoch, in omaggio a una sempre più "strana" (e stupida) guerra di posizione tra i due magnati "locali" della video-pubblicità.
Balestrieri ce la mette tutta a raddrizzare il legno storto: i "nuovi" decoder di TIVU' saranno presto disponibili (e prodotti da una pluralità di ditte), su di essi i canali RAISAT saranno egualmente visibili in chiaro con ben due sistemi diversi - maggioritari e APERTI - di accesso condizionato ( ovvero di de-criptaggio dei segnali) , ma - tranquilli tutti - fondamentalmente non saranno spenti quelli su SKY (boh?, ma allora a che serve tutto questo casino?).
Dalla parabola SKY (fino a che questa non si incazza davvero...) scende il cavo cui connettere il nuovo decoder TIVU', ovvero si stacca la box SKY e si attacca quella "nuova" (tra i 50 e i 110 euro!). Tutto ciò - si sostiene - per essere pronti a coprire con successo, ma via sat, tutta la popolazione italiana (circa il 20%) che non sarebbe mai servita bene dal Digitale Terrestre (Flop annunciato!). Continua implicitamente la lotta al decoder chiuso di SKY...
Vedo che l'ipotesi del decoder unico è un mito (ormai antico) che resiste utopicamente a Viale Mazzini: non si vede il motivo per cui Murdoch (SKY) dovrebbe cambiare proprio oggi la propria politica di autoprotezione; credo proprio che sarà SKY, invece, a offrire eventualmente al posto del suo decoder in comodato un'unica scatola comprensiva di TIVU' e magari di IP-TV (TV via Internet, come già proposto con standard unico da TI, Fastweb e Wind) e, senz'altro, con predisposizione High Definition (HD).
Insomma, io la vedo così: è partita la guerra di Berlusconi e quindi del Governo italiano contro la forza crescente di SKY (conquistata in dieci anni sul mercato vero, e sempre più a forza di nuovi contenuti): il sottosegretario Romani, allora, minaccia di brandire la riduzione degli spazi pubblicitari contro SKY, Mediaset monopolizza totalmente l'offerta Pay sul Calcio in digitale terrestre (dove in generale la RAI arranca a fatica, senza neanche più il conforto della vecchia e venduta RAIWAY), e in più - come se già non bastasse - si vuole comunque minacciare Murdoch sul suo terreno d'elezione, il satellite, con un'offerta da mero solletico per la povera RAI, che alla fine perderebbe una quota di circa 300-350 Milioni di euro di ricavi totali dall'abbandono degli oltre 4 milioni di abbonati SKY. Una strategia assolutamente demenziale per la RAI (che a mio avviso farebbe molto meglio a cavalcare con i Provider Internet a Banda Larga una bella offerta intelligente di IPTV), condita dall'assurdo assunto che sia solo lei a fare la guerra a SKY, perchè Berlusconi a spegnere MEDIASET sul bouquet di Murdoch non ci pensa proprio...
Condivido, quindi, ogni singola parola dell'articolo di Giorgio Sebastiano su Key4biz. Mentre avvengono queste battaglie di retroguardia il mercato dell'elettronica digitale davvero convergente si occupa di altro...Presto, infatti, tornerò ad occuparmi sul blog di una vera CHICCA, che comunque vi invito fin d'ora a studiare con attenzione...dato che sta sbarcando in forze in Italia: la SLINGBOX

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12 lug 2009

Superior stabat lupus



Sì, il lupo sta sempre a monte degli agnelli che "inquinano" le acque, come nella vecchia favola!
Se ci pensate bene, è vero quasi sempre: chi domina le leve della paura e del ricatto non perde mai occasione di prendersela con i più deboli, e pretende quasi sempre di aver ragione.
Alcuni esempi:i poteri forti del petrolio e dell'energia contro i poveri del mondo in attesa di improbabili riscatti industriali; gli speculatori di Wall Street che giocano con i derivati finanziari, connessi ai prezzi delle derrate alimentari, e che se la prendono con gli africani che non sanno coltivare le terre "diserbate"; gli organizzatori del non-lavoro nell'amministrazione pubblica che poi fanno a pezzi i fannulloni "per vocazione", che - chissà perchè - si girano i pollici tutto il giorno anche perchè non saprebbero far altro; i sapienti cultori dell'emergenza che sbraitano tutto l'anno sulle fragilità "naturali" dei territori anche al fine di organizzare il "brillantemente" il pronto soccorso continuo, piuttosto che la prevenzione e la difesa dell'ambiente e delle persone; i fustigatori della malasanità che periodicamente si svegliano da quel torpore molto malato del cervello sociale che avrebbe potuto portare "accountability" e controllo informatico ai sistemi clinici e ospedalieri...
In generale, come già diceva Brecht dei banchieri che fondano nuove banche - i quali sono spesso più malvagi dei propri rapinatori (e con quanta ragione Brecht lo diceva solo qualche decennio fa..) - un buon pensiero critico deve svegliarsi dal sonno del senso comune ed esaminare con una buona lama tagliente le motivazioni dei lupi che si lamentano DALL'ALTO dello stato del mondo...
INTELLIGENTI PAUCA, in attesa di togliersi qualche sassolino fastidioso il più presto possibile!

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5 lug 2009

Il Bertolaso di Fiorello che piace di più di quello vero


Credo sia umanamente legittimo per qualunque italiano adulto sorridere o sgnignazzare (secondo i gusti) alla caricatura "amabile" delle 106 controfigure di Bertolaso di cui Fiorello parla nei suoi spettacoli nel Teatro Tenda (spesso anche su SKY).
Spero che sfottere l'uomo, che con una sola tuta fronteggia tutte le emergenze possibili del Paese, non diventi reato di stampa o di diffamazione a mezzo blog.
La contro-informazione sull'emergenza Rifiuti a Napoli è stata sempre abbastanza attiva, come quella degli sfollati del centro storico de L'Aquila,...basta farsi un giro nei blog e su Facebook per scoprire che la patina luccicante, ma pur sempre volutamnete "modesta" e da ape operaia, della Protezione Civile italiana mostra crepe imbarazzanti. Ma non voglio infierire su quest'aspetto..
Recentemente, per uno scherzo del destino cinico e baro, con un Comunicato della Protezione Civile sulle inchieste varie in corso nella Procura di Bari sui rapporti tra LUI e altri "amici" (?) del Cavaliere in merito a forniture e possibili lavori/ servizi per la Protezione Civile, l'Uomo in Tuta ha dichiarato di non aver mai ordinato un cerotto o un estintore al Gruppo INTINI (a SMA SpA, credo in particolare...). E ci mancherebbe! Credo davvero che ne siamo sprovvisti..
E' pur vero che, attraverso "canali" magari discutibili (ma efficaci, evidentemente), le aziende si preoccupino di far conoscere all'Uomo in Tuta alcune cose non trascurabili in materia di una Protezione civile che diventa sempre più a 360° gradi: ad esempio,
se è vero che gran parte della Protezione si basa sulla Prevenzione e quindi sulla Conoscenza in tempo reale dei diversi fenomeni ambientali, come può il Dipartimento della PC ignorare o dichiarare non contestuale alla propria missione il monitoraggio dei rischi di incendio, frana, esondazione, meteo, ecc. ecc. Come si può trascurare o fare spallucce rispetto alle "pressioni" lobbystiche (anche plurali e bipartisan, ci mancherebbe!) di chi vuole qualificare e innovare il ruolo della PC, proprio per evitare che ogni disastro sia sempre un querulo ed eterno rimpianto sulle cose mai fatte, sulle decisioni mai prese, sulle risorse mai impiegate.
Credo che una visione operativa della PC italiana come polizia volontaria post-disastri
non riuscirà più ad affermarsi come un modello di eccellenza (che prima ci era invidiato nel mondo). Non basta scappare di qua e di là, tormentati dalla sfiga: a un certo punto serve anche riflettere su tutte le componenti sistemiche extra-PC che prevengano i danni, limitino i rischi, consentano una prevenzione intelligente. Ecco, se l'uomo in Tuta vorrà approfondire, penso che troverebbe risposte importanti anche per una migliore precisazione del suo ruolo, non onnicompresivo ed esaustivo dello scibile umano..

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