30 giu 2008

Rosencrantz e Guildenstern sono morti

Nella commedia di Tom Stoppard i due amici di Amleto vanno e vengono dal castello di Elsinore in una sequela di fatti tragicomici e "assurdi" (... nel senso del teatro dell'assurdo...).  Per farla breve, è un metadramma  forse troppo sofisticato, ma divertente, nel quale proprio Amleto finisce per giocare un brutto scherzo (una possibile condanna a morte)  per i due simpatici cavalieri, che il  grande Shakespeare aveva  relegato al ruolo di semplici messaggeri, convocati a corte per capire le ragioni del magone del principe danese.
Il mondo politico della "sinistra"  parlamentare  italiana mi ricorda la commedia di Stoppard: nessuno dei due cavalieri  (il PD e l'IDV) sa davvero  capire l'amletica scomparsa della sinistra "antagonista" (o i veri mali del paese) e soprattutto  il delitto d'origine, causa di tanto dolore... 
Anzichè detronizzare  il re di Elsinore, R e G si interrogano su tutto, ma non si risolvono a niente: sono troppo concentrati  sugli aspetti secondari della vicenda, sulla metafisica dell'essere (anche loro, del resto,  come Amleto) ed alla fine si fanno giocare dal destino.


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29 giu 2008

Serenissimi finanzieri

Alberto Rigotti è un filosofo più che un finanziere, ed è eclettico, in modo disinvolto, sia nel campo delle idee che nelle pratiche del capitalismo. Devo dire che l'ho frequentato dal 2002 al 2005, con immancabile stupore per le svolte repentine della sua testa (e per molte sue improbabili ed improvvise decisioni industriali). Molte delle pensate di Alberto sono geniali e devo ammettere che con lui mi sono divertito con alti e bassi (... della vita e del business). Quindi non mi ha stupito per niente che l'anno scorso comprasse da Grauso i web-giornali di EPOLIS, insieme al senatore Dell'Utri, nè tanto meno mi sono sorpreso che assumesse cariche nelle Fondazioni (nè di destra, nè di sinistra?) dell'Associazione dellutriana per il Buon Governo o nella Giovine Italia di Stefania Craxi. Mi aspettavo un botto prima o poi, almeno comparabile a quello su INFRACOM che ce l'ha fatto conoscere, nei primi anni 2000 (in controtendenza sulla BOLLA)....E in effetti, il Comunicato Stampa, sull'acquisto della TORNO, mi ha davvero felicemente sorpreso, anche perchè Alberto Rigotti ha dichiarato di voler essere in sintonia con il ritorno alla PRODUZIONE REALE! Gulp! Questa è davvero una notizia...."Mala tempora currunt" in Lussemburgo? Beh, direi di sì, conosco la compagnia di giro e mi viene la speranza che il general contracting alla ABM sia comunque un po' meglio della stampa de IL BARI.COM (http://www.ilbari.com/). Forza Alberto, si torna a lavurà? Meglio i grandi impianti che le compagnie di "bandiera!...

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Mitomane!


Non so se è proprio ciò che dichiara Guia Soncini, ma la pur brava Scarlett, anche a me, non dice nulla su quel piano, con l'eccezione di qualche minuto in Match Pont (ma grazie a Woody). Mi bastano e mi avanzano Uma e Angiolina, se proprio volete sapere, per restare alle non italiane (che altrimenti non c'è gioco!). Mi sembra che queste biondine, tutte le bionde sotto i 165 cm, se la credano tanto e, come spesso accade, se ne inventino un po' troppe (su Obama e tanto altro...). La "bassezza" delle biondine spiega tanto. Quante mezze calzette... ma che strano che  Scarlett abbia bisogno di millantare mail con Obama. Ne ho conosciute di questi tipini, "da Bassa Sassonia". Ma basta, non mi voglio mettere sullo stesso piano del Presidente del Consiglio o dei Direttori della RAI, ed anzi voglio spezzare una lancia per loro. Come dice anche la Soncini quante Antonelle Troisi "scassacazzi"...
Concordo: del resto apprendo dal blog della mitica Guia che anche lei è già iscritta alla mia stessa corrente...
Vediamo un po' se Nicola La Torre la smentisce, pure a lei.
Meditate gente!

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Quel pericoloso sovversivo di Bob Kennedy

Non so perchè, ma mi piace ricordare, proprio oggi,  il mitico  '68  con il discorso sul PIL di un grande Democratico di buona cultura...che vedeva "lungo" (straordinariamente attuale il senso delle sue parole ancor oggi!). Altro che baggianate odierne su veline, topolone, magnaccia e peronisti di ritorno.
IL PUNTO E' CHE SIA DAL MIO PUNTO DI VISTA, MOLTO LAICO E DI "SINISTRA", SIA DA QUELLO CATTOLICO, QUESTO SISTEMA DI VALORI - SE VOLETE "ANTICO" - NON RIESCE A MORDERE E A CAMBIARE LA POLITICA ITALIANA. Bisognerà avere tanta pazienza...Intanto Obama si prepara a rialzare la miglior bandiera del pensiero democratico USA. Yes, THEY CAN!



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28 giu 2008

Conservare le rinnovabili, nello spazio?

Il problema del GRID (della rete elettrica) per le nuove energie rinnovabili è molto chiaro, ma anche molto simile a quello della rete convenzionale: la rete elettrica, fin qui concepita e realizzata dagli uomini, è adatta al consumo istantaneo della potenza prodotta da combustibili fossili bruciati in grandi centrali. Il GRID o la RETE elettrica da noi conosciuta ha usato marginalmente uno STORAGE idroelettrico, di tanto in tanto (e in qualche luogo lontano); peraltro le batterie di accumulo fin qui, e finora, costruite (IN CORRENTE CONTINUA) non sono  seriamente adatte alla gestione e "conservazione" ordinaria della potenza elettrica (per tutti!). Insomma si consuma ciò che è prodotto istantaneamente nelle centrali a combustibili fossili, esattamente come avviene nell'impianto fotovoltaico domestico (con batterie che d'estate, però,  si "tengono" tanta energia non facilmente consumabile...). INSOMMA L'INTELLIGENZA DELLA RETE DI POTENZA DEVE DI MOLTO MIGLIORARE PER GESTIRE LA "MEMORIZZAZIONE" E L'IMPIEGO DI POTENZE DISTRIBUITE E RINNOVABILI, di cui tutti auspichiamo il più diffuso impiego. Ragionando su CONSERVAZIONE  e GESTIONE di energia fotovoltaica, su grande scala, ho ritrovato molto interesse nell'idea di una centrale fotovoltaica spaziale (SEMPRE ACCESA!) che poi ritrasmetta a terra la propria infinita energia con fasci a micro-onde (si tratta dei SOLAR POWER SATELLITEs, studiati dalla NASA fin dai '70).
Ecco, tutto questo mi sembrerebbe l'equivalente di un impianto idroelettrico per un sistema  fotovoltaico moderno o forse molto di più! Ma è roba da G8 ovviamente! Comunque, per restare terra-terra, credo che il modello INTERNET possa davvero aiutarci a rinnovare anche il GRID elettrico, e ad immaginare una rete intelligente di inverter tra tantissimi micro-siti  fotovoltaici e domani - in generale - di impianti a energia rinnovabile... Dieci anni fa "vedevo" le fuel cell a idrogeno a fianco degli impianti cloro-soda della mia regione  - dove si bruciava l'idrogeno per "giusta paura" -  (ma quasi tutti mi davano del pazzo, soprattutto all'ENEL)...Spero che non mi ricapiti. Da questa estate lancio il tag "energia".

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27 giu 2008

RED...per sempre!

Sì, lasciatemi fare il burlone (con il massimo rispetto per tutti gli amici che red non sono stati mai!). Ma la "cosa" è terribilmente seria e necessaria!

Ieri sera a Bari Massimo D'Alema ha ri-presentato RED e ha fugato il 95% dei miei dubbi in materia di PD (di come lo si fa, di quale programma lo debba alimentare, dello stile democratico che lo dovrebbe caratterizzare...). Nel momento più basso della politica italiana - ha ragione Massimo - la domanda "di mercato" di un pensatoio ben distribuito in Italia sul futuro di questo benedetto paese è più forte che mai.
E poi - per quanto mi riguarda personalmente - non si arriva alla meta uno ad uno (come dice il poeta), è sempre necessario consolidare e difendere la voglia di viaggiare con i compagni di strada di oltre 40 anni. L'Associazione serve al PD, ma non si annulla in esso: è questo un tratto che apprezzo molto, bisogna trovare il tempo per pensare e progettare il futuro, anche indipendentemente dai Partiti.Nella mia professione non faccio altro, e per quanto sia scorato sull'efficacia e sulla qualità della politica, l'innovazione vera ne ha un grande bisogno. Ci sono molte trappole, ovviamente, lungo il percorso e probabilmente tra i compagni di strada ce ne son tanti che pensano ancora una volta al fatto che RED possa essere un utile sgabello per le proprie avventure personali "nelle istituzioni della politica". D'Alema ha detto si vigilerà su questo... Gli credo e allora, con le solite riserve di chi come me ne ha viste davvero tante, forza e coraggio: non si può che ricominciare ad innovare. QUESTA NON E' UNA CORRENTE MOLTO POPOLARE, MA BISOGNA FAR RICIRCOLARE NUOVE IDEE NELLA DEPRESSA SOCIETA' ITALIANA DEL XXI SECOLO. BUON VENTO....

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24 giu 2008

Porti, tasse e semplificazione!

C'è qualcosa che non va nei porti italiani! Capisco le proteste sulla tassazione dei canoni di banchina, proposta da una contestatissima circolare dell'Agenzia delle Entrate in questi giorni, ma lo stato di declino del paese e gli elementi di deriva, raccontati da Stella e Rizzo
consiglierebbero toni meno tesi e una pacata consapevole presa d'atto che la Legge 84 non va proprio più bene. Ha dato tutto quel che poteva, ma intanto la liberalizzazione e la privatizzazione degli ALTRI porti (in Europa e oltre) ha galoppato alla grande, lasciandoci qui, invece, un manipolo frammentario di persone e burocrati, abbarbicati alle proprie poltroncine, e che spesso con i Trasporti hanno un rapporto di tipo feudale, da signori del demanio... altro che promozione intelligente della logistica o dello sviluppo economico. Ci sono ovvie differenze di stili, politiche e qualità (ed anche ottimi presidenti): ma la legge 84 ha generato ancora una volta altri enti pubblici "strani", una dispersione inutile ed eccessivamente "federalistica" di centri di decisione, che alla fine si incartano in mille inefficienze proprie e "di sistema". La soppressione e l'accorpamento di molte Autorità Portuali sarebbe non tanto un colpo ai privilegi di 4 gatti, quanto una seria mossa di modernizzazione: non va del resto in questa direzione l'aggregazione regionale di molti porti, anche minori, nella debolissima (spesso millantata) ricerca di una maggiore efficienza? Il centrosinistra aveva immaginato una riforma regionalistica coerente con il nuovo Titolo V della Costituzione, ma non ha combinato quasi nulla; il centrodestra, oggi, con un Tremonti sempre più no-global, e che minaccia di chiudere i porti alle odiate merci cinesi (se non ci pensa il petrolio da solo), ventila un serio affossamento degli investimenti...Spero che siano pazzie da foresta di Sherwood, ma si può star certi che l'aria che tira non è affatto buona; con Prodi e Di Pietro sembrava che dovessimo dragare immediatamente tutti i porti del Sud, adesso si può star certi che Tremonti ramazzerà ancora negli ecobonus (l'ha già fatto!) e nel taglio di qualche ricca prebenda, magari con l'abilitazione di sole 7 in luogo di ben 23 Autorità Portuali. Purtroppo non siamo affatto un popolo di navigatori, ma piuttosto di permalosissimi custodi dello statu quo! Ovviamente non si parla di gente che lavora sul mare e del mare, ma di percettori di taglie legalizzate e di gestori di Lavori Pubblici: ma alla fine di questi, quanti ce ne servono davvero? E possono davvero esistere/resistere 23 strategie portuali in un solo paese? Per carità: anche qui! Eviterei un confronto con il sistema portuale spagnolo, ma mi affretterei a imitarlo; tra un po' anche i greci, che ci arrancano dietro (ma per quanto ancora?), ci supereranno nell'attrarre capitali e investimenti internazionali sulle loro coste!

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23 giu 2008

Stampa "pecoreccia"

Scusatemi, l'argomento è caldo...Mi aveva "distrattamente" colpito la dichiarazione di Angiolina Jolie sul sesso in gravidanza, qualche giorno fa; a lei , sembra, che le piaccia di più! E vabbè, buon per lei e per Brad, avevo pensato.... ed a me- dopo tutto, non me ne fregava granchè, salvo qualche legittima invidia per la coppia bella-famosa-eppure-intelligente: ERRORE! Apriti cielo! Guia Soncini ha giustamente maltrattato la solita stampa italiana che titolava sul fatto che ad Angiolina PIACESSE guardarsi nello specchio (???), ma ha strafatto come al solito titolando, come vedete, sulle virtù della "pecorina!...Potenza delle femministe irreducibili! La critica alle solite pruriginose ed incaute notizie di "costume" - del ben titolato Corriere - diventano l'occasione per uno sfoggio o uno sberleffo di tipo sessista. Ciò che mi inquieta dello stile SEX&CITY è questa ostentazione dell'emulazione maschile , ma al grado zero della naturale competitività di genere. Ci sono molte mie amiche così ingenue e/o romantiche che non si accorgono neanche della questione (del resto piuttosto newyorkese), ma ovviamente ne ho altre (alla moda?) che si avventurano con perverso agonismo in questa gara di dubbio gusto e di fin troppo facile disillusione. Care ragazze, usate il condom per non finire come Angiolina mia....


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21 giu 2008

Mobile me


Preferisco bloggare molto poco di questi tempi, soprattutto sulla vita politica che (finalmente) torna agitata... Non certo per merito dell'opposizione (che d'estate ...non se la sente e rinvia a settembre!), quanto per colpa della nuova palude di fantasie e illegalità in cui ci sta precipitando il governo Berlusconi/Tremonti, che mi sembrano un ben tristo deja vu. MA APPUNTO: CI SARA' TEMPO PER TORNARE AD AVER VOGLIA DI PARLARNE. Adesso fa caldo.
E poi, sempre di più (già lo so), mi toccherà frequentare persone, cavalieri e condottieri, anche locali, di magnifiche sorti e progressive del centrodestra sul terreno complicato della logistica mediterranea. Come se, appunto, le questioni della intermodalità sostenibile fossero di destra o di sinistra! Mi viene da piangere... Capisco gli interessi forti e immobiliari, che sono variamente sparsi sui due fronti, e si riconducono alla geografia, ma non riesco a capire la visione ego-geografica (per usare un neologismo) accampata da tanti per rivendicare ruoli e posizionamenti che nulla hanno a che fare con reti di trasporto, traffici e/o scambi concreti di merci... LA FANTASIA E' SCHIACCIATA DALLA MIOPIA, LE BUROCRAZIE "LOGISTICHE" PUBBLICHE LO SONO ANCOR DI PIU', SEMPRE ATTENTE AL PRESUNTO "COMANDO" SULLE PIATTAFORME CHE DEVONO RENDER SERVIZI ALL'ECONOMIA E NON CERTO AGLI OCCUPANTI POLTRONE..... Bah! In ogni caso sembra che almeno in queste terre, io possa aiutare a far chiarezza. Purtroppo "quelli di sinistra" che se ne occupavano - distrattamente - hanno altro per la testa, adesso! Parliamo d'altro, e di cose belle e utili: MOBILE ME sta per arrivare tra noi.
Come sempre sono del tutto d'accordo con il prof. Fuggetta, che giustamente mette l'enfasi che serve su questa svolta epocale delle piattaforme mobili (l'Exchange che approda in casa Apple), e di cui sempre di più si occupano i media. IO SARO' IL PRIMO E PIU' ACCANITO CONSUMATORE DI MOBILE ME, MA COME HO GIA' DETTO, PREFRISCO SUGGERIRE AI MIEI CLIENTI AMBIENTI PIU' TESTATI, IN CUI IL PALMARE WINDOWS CONTINUA A FARE IL SUO BRAVO MESTIERE (pur senza iTouch!).

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15 giu 2008

Buon Vento Morgana

I piccoli sloop sono anche belli.
Auguri comandante Alberto!
Purchè non ci si dimentichi del lato terrestre dei nostri lavori mediterranei......

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Alle lacrime...

Confesso che ogni volta che mi è stato possibile, ho fatto di tutto per stare in auto dalle 14, per ascoltare la "finestra" di Viva Radio Due". A volte, ho riso da solo - alle lacrime - anche con qualche rischio...Che volete? Non ci rimangono che pochissime cose per cui ridere. Fiorello le trova tutte, e spesso ravana perfino nel fondo delle cose tragiche di questo paese, per farcele sopportare con le mascelle slogate. Ci penso adesso, dopo aver letto una tragicomica intervista domenicale al mitico prof Brunetta, sul Corriere di oggi. Il figlio dell'ambulante veneziano, compagno di Robin Hood Tremonti nella presunta foresta di Sherwood dei privilegi italiani, non esita neanche un po' a definirsi "genio", insieme all'amico/nemico Tremonti, per ben 2 volte (nel corpo dell'articolo).... La realtà supera la farsa e la satira: "il Brunetta" di Fiorello/Berlusconi, come il "macho" camerata La Russa, si prendono sul serio. Qui Fiorello ha finito per sbagliare! Ha dato popolarità e autorevolezza a due simpatiche macchiette, ma queste hanno preso la mano alle caricature e vanno avanti a tutto spiano: mi riferisco all'esercito nelle città e alla gogna mediatica imposta ai "consulenti" della P.A...I granatieri a Bari faranno da un lato folklore, e dall'altro danni gravissimi alla città delle crociere (suggerisco di tenerli dieci miglia lontano dal porto!); per quanto riguarda "i consulenti", poi, mi congratulo con la furia risanatrice di Brunetta, ma senza neanche l'ombra di una "mia" pur minima coda di paglia (i miei "relativi" compensi da Enti sono stati quasi sempre oggetto di gare pubbliche, correttamente celebrate). TUTTAVIA mi chiedo come i geni demagoghi alla Brunetta possano fare a meno di iniettare un po' di competenze VERE nelle varie macchine pubbliche squinternate che il Paese si ritrova. Farebbe meglio, il Brunetta, se ci riesce, a buttar via i fannulloni prima di risparmiare su quelle consulenze che permettono alla PA di "respirare"...Se poi Brunetta, che è persona che stimo ( e che ha appunto fatto il consulente una quantità di volte incredibile), oltre che farsi prendere da qualche folata demagogica, inizia ad applicare la metà del suo programma, sarò io il primo a dargli del genio.

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11 giu 2008

E se nella lotta tra iPhone e GPhone vincesse Windows Mobile?

Ho ricevuto due giorni fa la mail ufficiale di Apple per l'uscita di I-Phone 3G (l'11 luglio p.v.) e si intensificano pari news sul Gphone, sull'altro fronte...Ma l'Android, qui a fianco, è lungi dal nascere e guadagnarsi i galloni sul campo (per es. di applicazioni mobili QUI e ORA).

Andrà a finire, molto semplicemente, che per le applicazioni mobili di Polizia Municipale cui sto pensando qui, seduto nella hall di Fiumicino (e utilizzando - non a caso - una PC Card HSDPA Vodafone), ricorrerò a palmari Windows Mobile 6.1, purchè dotati di Java Machine adeguata. I palmari ci sono e hanno a bordo tutto...anche un buon GPS e nuove API per vari pacchetti Open Source. GOOGLE sbrigati, allora..! Mia cara Apple, non riesco a pensare ai tuoi iPhone in mano ai vigili urbani, sarebbero davvero un bel po' fighetti! Il fatto è che le applicazioni per l'iPhone non sono, neanche quelle, proprio dietro l'angolo, mentre il vecchio caro Pocket PC divenuto Mobile 6.1 mostra doti concrete di robustezza e una variegata offerta - anche open source - di programmi di "ambiente" ben più familiari. Quando poi penso alle applicazioni di logistica per flotte sempre più complesse e articolate di mezzi pesanti, una volta di più credo che i palmari Windows siano la soluzione più conveniente, almeno per un bel po'...

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7 giu 2008

Le Telecom e la spremitura di meningi

Ieri sera, in un' azienda di oltre 1000 persone e alla presenza del Capo, si è accesa una discussione apparentemente "banale" e ricorrente: sulle alleanze con le diverse telecom che sono sempre, ossessivamente, pronte ad inseguire l'impresa per fare alleanze congiunte sulla fornitura a Clienti Comuni (soprattutto nel caso di grandi sistemi regionali, per es. di monitoraggio ambientale). MA LA RETE SI E' DISTACCATA DAI SERVIZI!
A chi lavora sul campo può interessare un singolo episodio o elemento di vantaggio competitivo nella copertura o nella qualità di servizio, ma c'è sempre più indifferenza alle sirene commerciali degli Operatori, che dovrebbero davvero reinventare il proprio mestiere. Adesso che anche Calabrò ne parla, e che Bernabè ci prova, ci vuole la NGN....che poi la faccia Telecom o un pool di TLC, chissenefrega (purchè si faccia!), ma si sappia che il valore non sta certo nel trasporto più veloce dei bit, ma appunto nella fantasia delle applicazioni e dei servizi che altre aziende ci costruiscono su...Quindi amici di Telecom Italia, BT, Fastweb, ecc. mettetevi tranquilli, e cercate di innovare il vostro antico mestiere. Più meningi e meno listini....

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In Spagna l'iPHONE a 90 euro!


Che dire? Speriamo che anche in Italia si possa spuntare lo stesso prezzo, sia pure con un contratto biennale obbligatorio (immagino sia con TIM che con Vodafone). Sembra che sarà Steve Jobs in persona a spiegare le mirabolanti strategie delle Mela, forse già questa prossima settimana.

Dato che questo paese va a pane e cellulare (non più a pane e fantasia, ...l'amore già sparì da un pezzo...), prevedo assalti ai forni che neanche il Manzoni saprebbe descrivere, alla faccia delle soglie della povertà!

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5 giu 2008

Italiani a Suez


Questo signore qui a fianco è il Meucci del Canale di Suez. Chiunque si occupi di Autostrade del Mare dovrebbe tenere a mente la sua esperienza storica.
L'ing. Negrelli fu, in qualche modo, scippato della sua progettualità. Oggi dal Canale passa circa il 10% del traffico mercantile mondiale, nuove mega-porta-container si apprestano a passarlo quotidianamente, grazie ai lavori in corso...influenzando in modo decisivo tutto il sistema logistico mediterraneo degli anni a venire. Speriamo, allora, che noi italiani si faccia tutto il possibile per aiutare l'Egitto a gestire questo passaggio cruciale. Le informazioni essenziali sui traffici marittimi del nostro piccolo "lago" sono tutte lì... Diciamo che è il punto essenziale di un sistema ITS a scala davvero vasta.
Oggi Mubarak era a Roma con Berlusconi, speriamo che ne abbiano parlato. L'Egitto ci campa, ma tutta l'Europa dipende in modo essenziale da questo immenso DATA LOGGER....

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4 giu 2008

KOTLER free, CHRIS ANDERSON pay


Succede a Milano il 17 giugno. Io quel giorno lavoro a Napoli e così mi tolgo a priori il gusto/piacere di partecipare " a gratis" al seminario del primo guru (POLIMI) e, tanto più, non corro il rischio di pagare il fee per sentire il secondo, che paradossalmente parla del suo ultimo lavoro "FREE, WHY 0,00 $ IS THE FUTURE OF BUSINESS". Concordo con Maurizio Goetz, c'è qualcosa che gira all'incontrario come direbbe Paolo Conte....

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2 giu 2008

Finmeccanica sempre più "americana"

Confesso di non saper valutare neanche un pò l'effetto dirompente dell'acquisizione di DRS Technologies da parte di Finmeccanica sui mercati dell'elettronica civile. Già mi sembrava straordinaria questa "prima volta" di un'impresa europea che si pappa un colosso della difesa americana (per la modica cifra di quasi 4 Miliardi di Euro). Ho cercato di guardare ai prodotti e ai servizi DRS che potrebbero essere "trasferiti" al mercato che io conosco un pò meglio, ma mi è venuto un bel mal di testa. Però alla fine ho capito che DRS è una miniera inesplorata per un sacco di applicazioni non belliche e addirittura sanitarie. Non a caso costruiscono e vendono la macchina che assiste la chirurgia oculistica nel mondo.

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1 giu 2008

Il divo vero

La coppia Servillo-Sorrentino colpisce ancora. Ho visto il divo Giulio di Servillo e mi sembra che la politica c'entri poco, a Cannes hanno giustamente premiato un grande film "tecnicamente" perfetto (del resto, quanti film su viventi interpreti del POTERE  sono prodotti  nel mondo, perfino  dai radical americani?). Poi, c'è di più, ovviamente: c'è la storia inquietante di questo paese, che non può consentire anche alla "sinistra" (?) italiana di divertirsi - e basta - alle  battute di Andreotti. Onore  all'humour, ma penso che il "messaggio" del film, a ciò che resta della sinistra riformista italiana, sia da cercarsi nell'insofferenza di Livia Andreotti, quando si annoia una volta in più all'ennesimo motto di spirito del grande, cupo e immobile "statista", irrefrenabile  produttore di ghigni cinici sul mondo....

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